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Restyling della rivista “Quindici Molfetta” per festeggiare i 20 anni: domani pomeriggio in edicola con un nuovo look
18 gennaio 2015

MOLFETTA – Sarà in edicola domani pomeriggio (lunedì 19 gennaio) il primo numero di gennaio 2015 della rivista mensile Quindici Molfetta (nella foto, il look della nuova copertina).
Il ritardo di soli 4 giorni (in pratica, tenuto conto che le tipografie non lavorano sabato e domenica), per il quale ci scusiamo con i lettori, è dovuto a motivi tecnici. Infatti, in occasione della celebrazione dei suoi 20 anni, e dopo 10 anni dall’ultimo abito, Quindici ha deciso di indossare un nuovo vestito. Ci siamo, perciò, impegnati a realizzare un restyling grafico della rivista, per offrire ai nostri lettori un prodotto nuovo, ringiovanito nella grafica, ma sempre uguale, se non migliore, nei contenuti di qualità che fanno di questo giornale, un prodotto leader del territorio, per professionalità indiscusse e qualità dei temi trattati.

Tra l’altro, a differenza di altri, riteniamo che non sia importante la puntualità in edicola a prezzo di un giornale vuoto o con contenuti inutili. E’ una scelta che lasciamo volentieri ad altri. Noi abbiamo troppo rispetto dei nostri lettori, della loro intelligenza e della loco cultura, per offrire un prodotto di scarsa qualità, ma che puntualmente è in edicola. In questi ultimi mesi siamo riusciti ad essere puntuali il 15 di ogni mese, ma quando ci sono necessità qualitative, la data di uscita passa in secondo piano, rispetto al prodotto. E ridisegnare la rivista, significa offrire nuova e maggiore qualità e mi sembrava anche il modo migliore di festeggiare i nostri primi 20 anni, una tappa importante che, nel lontano dicembre 1994, non avremmo mai sperato di raggiungere. Se oggi siamo a questo risultato, il merito è anche vostro, cari lettori, ma anche dei nostri redattori e collaboratori e, non ultimi, dei nostri inserzionisti. Vi ringraziamo sinceramente tutti, perché siete stati voi a far diventare un piccolo giornale, partito con appena 12 pagine, opinion leader a Molfetta. Quindici è sempre stato un giornale elegante, raffinato anche nella sua impaginazione, ma dopo tanti anni, una rinfrescata alle pareti era necessaria. Ma non è un semplice maquillage.

Oggi, dopo aver fatto anche un po’ di pulizia interna, ci presentiamo a voi con questo nuovo look: speriamo che vi piaccia, come in passato. La crisi economica si fa sentire anche sui giornali e, malgrado i costi di produzione siano aumentati a fronte di risorse pubblicitarie ridotte e il giornale costi ben più del prezzo di copertina, in questi tempi di difficile congiuntura economica non ce la siamo sentita di ritoccare il prezzo, come stanno facendo altri giornali anche a livello nazionale. Speriamo di farcela, anche con il vostro aiuto e contributo, soprattutto perché, a differenza di altri, non abbiamo padroni, né godiamo di alcun finanziamento esterno pubblico o privato, né abbiamo mai ricevuto sostegno economico da partiti o personaggi politici come altri. E questo ci rende liberi anche di scegliere quali battaglie portare avanti, quali realtà sostenere, soprattutto come indicare la strada migliore per far crescere questa città. E’ il nostro unico obiettivo.
Sono tempi difficili, alla crisi economica si è aggiunta anche l’aumento dei giornali on line, che stanno incidendo negativamente su tutta la carta stampata a livello mondiale, al punto che molti autorevoli editori hanno deciso di abbandonare la carta, privilegiando il web, che invece, a mio parere, dovrebbe essere complementare, come lo abbiamo inteso noi, non sostitutivo, integrando l’offerta informativa. Così si sono moltiplicate le fonti di informazione, c’è ormai un’overdose di giornali e siti fotocopia. Anche a Molfetta ogni tanto ne spunta uno nuovo. C’è chi si alza al mattino e decide di fare informazione, senza avere competenze e professionalità. Tutti credono, con grande presunzione e molta ignoranza, che fare il giornalista sia il mestiere più facile del mondo: basta scrivere due chiacchiere come in Facebook. Ma, in realtà, il più delle volte ci si limita ad un’azione di copia e incolla delle veline e dei comunicati stampa, che rappresentano il contenuto principale di questi presunti giornali.
Noi di Quindici, che siamo stati i primi a realizzare un giornale on line (e presto provvederemo anche al terzo restyling del sito internet, adottando la tecnologia responsive che permette la visualizzazione delle notizie da tutti gli smartphone e i tablet) del sito www.quindici-molfetta.it), ben 18 anni fa, prima dei più quotati quotidiani nazionali corriere.it e repubblica.it, e lo diciamo con una punta di orgoglio, oggi siamo preoccupati per l’invadenza di tanta informazione spazzatura: dovrebbe essere un bene il moltiplicarsi delle fonti di informazione, ma qui siamo all’overdose comunicativa di scarsa qualità e credibilità. Ci auguriamo, comunque, che, alla fine, la qualità e la professionalità possano fare la differenza. Ecco perché ci siamo sempre considerati un giornale “diverso”, come abbiamo scritto fin dal primo numero, per la coerenza e la costanza, senza cambiare direzione ogni anno, mantenendo le nostre posizioni, in segno di continuità, con grande onestà intellettuale e rigore morale, anche pagando il prezzo di questa coerenza politica e professionale, che disturba non poco, perché alla fine risulta scomoda, perché non è possibile pilotarci: siamo noi a scegliere da che parte stare: quella del bene della città. E’ la scelta che abbiamo fatto dal primo numero. Ecco perché ci sono coloro che da anni ci fanno la guerra, ci insultano, ci diffamano, con la vana speranza di piegarci o di cancellarci.

Ma l’impronta di Quindici resta sempre la stessa da 20 anni: il suo carattere, la sua identità culturale, in una parola la sua anima. Quindici nel tempo ha selezionato i lettori, ha creato un’appartenenza, un giornale in cui riconoscersi e identificarsi. Sta in questa peculiarità, il diritto di rappresentanza del suo pubblico, di quell’idea della città e della democrazia: la minoranza che diventa maggioranza e ha il diritto di governare. Abbiamo sempre creduto, e lo crediamo tuttora, nella possibilità del cambiamento e nella speranza della gente onesta moralmente e intellettualmente, in un futuro migliore E quel cambiamento crediamo sia in atto: abbiamo contribuito a realizzarlo e lo sosterremo. Ecco perché la linea non cambia, è cambiato il giornale, cambia ora ancora una volta nella veste grafica, come cambia un organismo vivente per raccontare l’evoluzione di questa città e della società in genere. Il colore e le immagini diventano uno strumento del comunicare, ma l’identità resta la stessa. Insomma, cambiare restando noi stessi, confermando la nostra identità, senza tradire mai i nostri lettori, il nostro pubblico.
Ecco perché, nella sobria celebrazione che ci siamo dati, abbiamo deciso di mettere in mostra 20 anni di Quindici, che sono 20 anni di storia di Molfetta e lo faremo nella splendida cornice della Sala dei Templari, dal 26 gennaio al 7 febbraio, con l’esposizione delle copertine di Quindici e delle vignette di Michelangelo Manente.
La rassegna, la cui inaugurazione dovrebbe essere prevista per lunedì 26 gennaio alle ore 19, proporrà alcune delle copertine più significative di Quindici, “20 anni, 200 copertine”, manifesti con il quadro (“20 anni di ragioni e di passioni”) che ancora una volta l’amico e valente artista molfettese Gaetano Grillo ci ha dedicato. In questa occasione lo scrittore e redattore della rivista, Gianni Antonio Palumbo terrà una relazione sulla storia di Quindici e sul suo impegno civile.
Cominciamo così, con il nuovo numero in edicola domani, il 21° anno di vita: continuate a seguirci, con la stessa passione con la quale noi lavoriamo. Sono convinto che la carta stampata alla fine resisterà, anche se, probabilmente, diventerà sempre più di élite, per un pubblico qualificato che cerca l’approfondimento e non si contenta della notizia on line, spesso frettolosa e non verificata. Anche per questo l’Ordine dei giornalisti sta facendo una rigorosa selezione e pulizia, cancellando coloro che giocano a fare il piccolo giornalista, solo per avere una tessera in tasca, che non garantisce più non solo i privilegi di un tempo, ma nemmeno una credibilità, che va conquistata sul campo, con anni di lavoro e di esperienza. Perché questo, e lo dico ai giovani, è un mestiere difficile: non fatevi ingannare dalle apparenze. Va fatto con onestà e modestia, senza l’arroganza di alcuni giovani che credono di sapere tutto, dopo appena due anni, appena ricevono l’iscrizione all’Ordine. E sono tanti, purtroppo.
Il giornale sarà sempre più un prodotto che si sceglierà in edicola (avete visto che brutta fine hanno fatto i giornali cosiddetti free press nazionali e locali, diffusi gratuitamente?), se ne venderanno meno, ma saranno destinati ad un pubblico qualificato, perché «dicono quello che gli altri non dicono», come recita lo slogan di “Quindici”.
E’ questo il nostro augurio e, da parte nostra, vi promettiamo di mantenere sempre il nostro impegno di essere liberi e con la schiena dritta come siamo nati, potremmo spezzarci, ma piegarci mai. Appuntamento a domani con il nuovo “Quindici”. Vi auguro buona lettura.

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Autore: Felice de Sanctis
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