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REGIONANDO - Sì del Consiglio alla legge sul diritto all'istruzione
26 novembre 2009

 
BARI - Passa con 30 voti favorevoli e 17 contrari la legge che regola l’esercizio del diritto all’istruzione e alla formazione. Il testo giunto in Aula è il risultato di due proposte di legge, la prima a firma di De Santis, Ventricelli, Lonigro e Costantino, l’altra del consigliere Stefàno, inerenti sempre il tema dell’istruzione.
Rispetto al testo originario, l’Aula ha approvato all’unanimità un pacchetto di 5 emendamenti “bipartisan” che hanno posto l’accento sul ruolo delle scuole paritarie private. Fondamentale il passaggio in cui si chiede ai Comuni di coinvolgere questi istituti nella predisposizione del programma di interventi.
Nodo centrale della votazione, la soppressione di un articolo il quale presupponeva il transito del personale attualmente in servizio presso i Gruppi di lavoro provinciali del diritto allo studio e i CRSEC nei Luoghi del diritto allo studio e negli Sportelli territoriali, entrambi soppressi.
“In questo modo – ha spiegato il consigliere regionale Paolo Costantino – abbiamo voluto limitare al massimo la mobilità. Quelle unità potranno essere impiegate dai Comuni, sempre in carenza di personale, che potranno disporre di questa forza-lavoro senza spendere un euro in più, dato che questi lavoratori continueranno ad essere pagati dalla Regione”

 
La scheda
 
Il testo unificato della proposta di legge “norme regionali per l’esercizio del diritto all’istruzione e alla formazione” e della proposta di legge Stèfano per “l’istituzione dell’unità regionale di psicologia scolastica” rivede dopo trent’anni la disciplina del diritto allo studio regionale.
Una riforma necessaria per adeguare gli interventi alla normativa nazionale, istanza avanzata anche formalmente nel corso delle audizioni da parte dei soggetti interessati. Finalità è rimuovere gli ostacoli all’esercizio del diritto allo studio da parte di tutti, attraverso la previsione di una serie di interventi. Tra gli obiettivi concreti la lotta alla dispersione scolastica, la facilitazione dell’accesso da parte degli immigrati e dei rom, il sostegno all’autonomia scolastica nell’elaborazione di progetti mirati alla soluzione delle problematiche del territorio e alla crescita della cultura della legalità e del rispetto dei diritti umani. Particolare attenzione anche alla formazione culturale degli studenti grazie alla stipula di accordi con cinema, teatri, centri sportivi e di volontariato.
Previste facilitazioni e iniziative per la promozione di tematiche sociali e culturali: dalla fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo all’istituzione di fondi per sussidi scolastici e attrezzature didattiche per disabili; dalle agevolazioni per i servizi di mensa e di trasporto alle misure di sostegno per favorire l’inserimento scolastico degli immigrati.
Il testo introduce inoltre una nuova struttura, l’Unità di formazione del personale e di pedagogia scolastica che intende sviluppare la professionalità di quanti operano nel sistema scolastico.
 

 
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