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Raccolta rifiuti “porta a porta”, l'Asm di Molfetta aumenta il numero degli ecofacilitatori. Ma occorrono anche pesanti sanzioni verso gli indisciplinati
27 settembre 2016

MOLFETTA – L’Asm ha deciso di fare sul serio. Dopo il degrado urbano dovuto a sacchetti dell’immondizia gettati un po’ dovunque e soprattutto dopo gli insufficienti controlli sul funzionamento del sistema di raccolta rifiuti “porta a porta”, ha deciso di incrementare il numero dei cosiddetti “ecofacilitatori”, incaricati di spiegare ai cittadini il funzionamento del sistema.

Così giovedì 29 settembre 29 settembre alle ore 16 presso la sede dell’A.S.M. srl – Via Oleifici dell’Italia Meridionale Zona Artigianale - avrà luogo l’estrazione pubblica per la individuazione di ulteriori 30 ecofacilitatori più ulteriori riserve fino ad esaurimento della graduatoria, fra coloro i quali sono stati ammessi al sorteggio e non siano stati estratti nella prima e seconda fase.
I candidati estratti, previa verifica del possesso dei requisiti richiesti, parteciperanno al corso di formazione, funzionale alla successiva attività operativa di informazione ai cittadini in merito alla raccolta differenziata col sistema “porta a porta”.
Una buona iniziativa che va affiancata da un più severo controllo, con l’obiettivo della “tolleranza zero” nei confronti dei cittadini zozzoni e indisciplinati che violano sempre più le regole del servizio, soprattutto abbandonando sacchetti dell’indifferenziata o della plastica giù ai portoni, nei giorni non indicati.

Questo fa sì che i sacchetti restino per terra fino al giorno fissato per quel tipo di raccolta. E bene fanno gli addetti alla raccolta a lasciarli per terra.

Sarebbe opportuno prendere esempio da Bari (lo ha fatto il sindaco De Caro personalmente), con controlli all’interno dei sacchetti per individuare i trasgressori delle regole e punirli con multe salate, per essere di monito ad altri cittadini indisciplinati ed insofferenti ad una regola che tutti devono rispettare.

Nei giorni scorsi il solito imbecille servo era arrivato al punto di invitare i cittadini a gettare i sacchetti per strada per protesta contro questo sistema, che è stato adottato da tutti i Comuni e da tutti i cittadini.
Altra scemenza è quella di indire un referendum cittadino sul "porta a porta". Ma di cosa parlate? Non si possono fare referendum di questo tipo, come non si possono indire referendum sulle tasse, perché l'esito sarebbe scontato. Non è disobbedienza civile, ma illegalità e va severamente punita: per pochi sconsiderati, non deve soffrire l'intera città.
Solo qualche imbecille ritiene che i molfettesi siano deficienti e incapaci di adattarsi ad un sistema, che va sicuramente migliorato, incrementando, ad esempio, i giorni di raccolta dell’umido, ma che non può, né deve essere cancellato, solo perché ai molfettesi non piacciono regole e leggi, con la nostalgia dell’illegalità diffusa, che è stata permessa loro negli anni peggiori di questa città e che non si riesce ancora a sradicare.

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