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Quella stupide gare da corsa illegali in periferia
15 novembre 2011

Al grido di “pronti, ai posti, via!”, la città di Molfetta, soprattutto di notte, abbandona i panni di una città tranquilla per vestire quelli di una realtà tutt’altro che assopita. È ormai già da parecchio tempo che fra l’indifferenza di chi dovrebbe provvedere a garantire una migliore qualità della vita, sembra si svolgono in alcune zone della città gare illegali degne dei migliori circuiti automobilistici. Numerose le segnalazioni a Quindici per queste situazioni irregolari. Una prima segnalazione riguarda via Francesco Samarelli, conosciuta come “la strada alberata”. Oltre alla costante presenza dei più svariati mezzi che percorrono la via contro mano, la strada sarebbe divenuta oggetto di gare illegali di automobili, moto e minimoto. Cala il buio, strada poco illuminata, minimi i controlli: lo scenario perfetto per la corsa pericolosa di qualche “idiota”. E così una serata tranquilla si trasforma in una delle poche e uniche fonti di divertimento per mettere un pizzico di adrenalina e trasgressione in una serata monotona. Secondo la segnalazione, anche il marciapiede asfaltato diventerebbe prototipo di una pista su cui gareggiano a colpi di impennate e acrobazie i conducenti dei motorini. Non è tutto. Capita anche di vedere «scooter privi di targa e luci e a volte anche senza carenatura che in qualche modo potrebbe renderli più visibili ». Anche in via Sandro Pertini e in via Tommaso Salvemini, «a tutte le ore del giorno», le scorrazzate di motorini, automobili e macchine radiocomandate si fanno sentire, infastidendo gli abitanti del quartiere. Al molesto rumore, provocato in qualsiasi momento della giornata, si aggiunge la questione della sicurezza. Il marciapiede, che di buona norma dovrebbe essere utilizzato dai pedoni, diventa tanto pericoloso quanto camminare per strada. Ma ad essere a rischio non sono soltanto i passanti, ma anche gli stessi motociclisti, poiché l’asfalto del marciapiede è tempestato di buche che potrebbero portare a gravosi incidenti. Definiti come «modi esagerati di divertirsi», il comune denominatore che caratterizza le segnalazioni dei residenti, oltre l’indignazione e il disagio per l’insostenibile situazione, riguarda i minimi o assenti controlli da parte delle Forze dell’Ordine. Pur senza nessuna intenzione di giustificarsi, il Comandante della Polizia Municipale di Molfetta, Giuseppe Gadaleta, ha sottolineato come ci sia una «cronica carenza del personale » che non permette di ispezionare, in maniera adeguata, tutte le zone della città. «Gli ambiti e le situazioni urbane da gestire sono molti - ha spiegato a Quindici - tutti i cittadini pretendono ferrei controlli, dimenticando che i vigili sono esseri umani che cercano di fare il massimo nell’adempimento del loro compito». Entrando poi nel merito del vero problema il dott. Gadaleta ha riferito che della questione delle gare non si può negare l’esistenza, ma non si può neppure piantonare le zone specifiche per cogliere in flagrante i colpevoli. «La colpa della carenza del personale non è da imputare all’amministrazione comunale, che pur vorrebbe effettuare le assunzioni, ma ci sono normative nazionali che frenano questa possibilità ». Ma come disposto dalla giunta Azzollini nella delibera relativa alla programmazione del fabbisogno del personale nel triennio 2010-2012, non ci sarebbero dovute essere anche delle assunzioni di 7 agenti di polizia municipale già a partire dall’inizio del 2011? Per l’anno in corso quali sono le prospettive di assunzione? A quanto pare, ci sarebbero delibere già pronte per le assunzioni. Nella speranza che non si tratti di un ennesimo bluff, come quello dello scorso anno, un sistema per fronteggiare questo fenomeno potrebbe risiedere in una cooperazione più stretta ed efficace tra le forze preposte al mantenimento del decoro e della sicurezza della città e i cittadini.

Autore: Angelica Vecchio
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