Quell'antenna alla 167 e le bugie dei politici
Caro direttore di “Quindici”, le faccio i miei complimenti per il suo giornale, è raro trovare uno che scriva la verità e che stia dalla parte dei cittadini. Ho conosciuto il suo giornale grazie ad un evento di cui voi avete spesso parlato: l'installazione dell'antenna Alcatel-Wind sul lastrico solare di via M. di via Fani 5/E. Già proprio così, perché chi le scrive fa parte di quel condominio, un condominio che da due anni è condannato a vivere con un'antenna sulla testa. Un condominio che è condannato a portare avanti una causa civile. Un condominio condannato a “non avere diritti” Un intero quartiere condannato a rinunciare al diritto più sacro: cautelare la propria salute.
Invidiosi di ciò che accade in altri Paesi, abbiamo chiesto più volte aiuto a chi ci governa. Prima ci hanno illusi e poi ci hanno abbandonati al nostro destino.
Noi, residenti del quartiere vogliamo rinfrescare la memoria a questi “signori” che siedono sulle poltrone del potere. Ricordare loro di come sono stati bravi a promettere durante la scorsa campagna elettorale e di come sono stati ancora più bravi a non mantenere le promesse fatte.
Ci tengo a precisare tuttavia che anche dei cittadini piccoli e indifesi come noi hanno un'arma e saremo ben lieti di usarla tra qualche anno.
Noi, le promesse le manteniamo, sempre! Distinti saluti.
Anna Mirante
E' una storia amara, ma sintomatica del livello del rispetto dei diritti e soprattutto della salute dei cittadini. Ma non sempre tutti hanno buona memoria al momento di usare l'arma del voto. Usatela quell' “arma”, farà bene a tutti. La forza della democrazia è nella maggioranza e soprattutto nel consenso che deriva dal rispetto dei diritti e delle regole che devono valere in primo luogo per i governanti. Ma a Molfetta e in Italia, le regole danno fastidio a chi governa. Occorre cominciare ad avere il coraggio di indignarsi di fronte ad ogni tipo di abuso, se vogliamo salvare questa città.