Quel caos a Molfetta sul ponte di via Giovinazzo per lavori che potevano essere rimandati
MOLFETTA – Che i lavori pubblici a Molfetta vengano fatti in modo scriteriato, non è una novità. Basti considerare i cantieri aperti e altre simili anomalie.
Ma che in periodo natalizio ci si organizzi per rallentare e congestionare il traffico è da record di superficialità.
Ci riferiamo a quello che avviene all’incrocio fra via Giovinazzo e viale XXV aprile in questi giorni: sono stati decisi lavori che confliggono con il buon senso e che creano diversi problemi a cittadini, studenti e operatori commerciali.
Infatti aver realizzato un solo senso di marcia per lavori relativi a un guardrail sta creano il caos ogni giorno: gli studenti dell’alberghiero che utilizzano il marciapiede del ponte della prima cala non sanno dove passare, gli automobilisti si ritrovano in lunghe colonne e spesso con gli stessi studenti che attraversano la strada, gli esercizi commerciali restano paralizzati da questa situazione e perdono clienti (come hanno fatto rilevare gli stessi titolari all’assessore al traffico).
Nessuno ha informato l’assessore dell’inopportunità di questa misura in questo periodo. Pur non avendo competenza in materia (“Quindici” ha già scritto che alcuni assessori sono stati scelti dal sindaco più per appartenenza che per competenza), l’assessore avrebbe potuto consultarsi con qualcuno, prima di disporre una deviazione del traffico, proprio quando questo è più intenso.
Sbagliata anche l'organizzazione del senso di marcia: bastava fare il senso univo verso Giovinazzo e dirottare il traffico in arrivo da Giovinazzo, verso la prima cala, così le autovetture si trovavano subito a destra e non come avviene ora che chi proviene da Molfetta deve dare la precedenza a chi marcia col semaforo verde e quindi è costretto a bloccarsi, formando code e rischio di incidenti.
Ma la razionalità sembra non essere di casa nell’amministrazione comunale di Molfetta. Le opposizioni si sono accorte di questo inconveniente segnalato a “Quindici” da cittadini e operatori commerciali?
© Riproduzione riservata
Autore: Angelica Vecchio