Qualche inciampo, ma la Libertas è ancora in testa Promozione raggiungibile
La Libertas Molfetta del presidente Lanza nel campionato di eccellenza sta mostrando un rendimento altalenante specie nelle gare tra le mura amiche dello Stadio Paolo Poli. La compagine molfettese allenata da coach Sisto apre il 2013 con un pareggio casalingo contro Polimnia, figlio probabilmente della pressione del primato in classifica. Spesso la squadra pugliese, dopo aver dominato sotto il profilo del gioco i primi 45 minuti, si addormenta, rischiando di perdere partite che si pensavano già vinte. I biancorossi a tratti mettono in mostra un calcio spettacolare e aggressivo sugli esterni (merito della regia di de Santis e della pressione di Loseto e Giuliani). La scarsa mira degli attaccanti e l’abilità del portiere ospite evitano il raddoppio. Il vero esame per la Libertas in questo avvio di 2013 è stato il match con San Severo. Campo ostico, che non ha scoraggiato la squadra di Sisto. Dopo due pareggi è tornata finalmente la vittoria per 1-2 sul campo dei foggiani. Gara in equilibrio con l’acuto che arriva all’80° con la rete realizzata da Favia (il primo gol era stato siglato da Petruzella su rigore). Ma quando sembra che la trasferta di San Severo abbia dato la svolta decisiva a una stagione fin ora tutto sommato soddisfacente, è arrivato l’inaspettato pareggio casalingo contro Copertino (0-0 il risultato finale). I biancorossi sono sembrati scarichi, giocando una partita piuttosto attendista, senza mai imporre il proprio gioco. La chance più nitida è capitata sui piedi di Loseto che, davanti portiere, ha centrato in pieno il palo lontano angolando troppo. Nonostante il pareggio la squadra del presidente Lanza è ancora la capolista del Campionato di Eccellenza. Nelle prossime gare la posta in palio sarà di quelle pesanti, perché adesso bisogna accelerare e togliere il freno. Ogni gara sarà una tappa fondamentale, ma anche pericolosa, visto che il San Severo non ha nessuna voglia di mollare la presa. Per questo, ogni vittoria biancorossa assume più valore e conferma. Certo, non bisogna impressionare su tutti i campi, ma conta vincere e centrare l’obiettivo. Dal punto di vista del gioco gli uomini di Sisto non incantano in tutte le gare, ma in questo momento del campionato occorre mettere fieno in cascina senza badare troppo alle apparenze. Qualora sia possibile ben venga un gioco frizzante e coraggioso, a dispetto di rigide strategie che, spesso svuotano le partite di divertimento. L’importante è non dimenticare che la prima regola della rincorsa alla promozione è non parlare mai della rincorsa a questo obiettivo, in quanto sarà una lotta difficile fino all’ultimo minuto di gioco della stagione. La Libertas Molfetta non vuole e non deve parlare di promozione, in ossequio alla filosofia di “un passo per volta”, ma l’inversione di tendenza della squadra del presidente Lanza e gli ultimi risultati, conditi da discrete prestazioni, e qualche pareggio di troppo hanno riaperto prospettive interessanti per il futuro della stagione. L’aritmetica, che è di maniche larghe, lascia più di una speranza. Il buonsenso ne riduce il numero, ma non la cancella. perché no – Partiamo dai fattori di complessità. Primo: la Libertas pur essendo attualmente prima, deve guardare dallo specchietto retrovisore le sue inseguitrici, su tutte San Severo. Il che implica che bisognerà recuperare i punti persi soprattutto nelle gare casalinghe. Secondo: la versione 2012-13 della squadra di Sisto ha più volte dimostrato di non essere affidabile come una vettura tedesca. E qui anche una sbandata può essere fatale. perché sì – Il traguardo è raggiungibile, e dunque ci sono tanti buoni motivi per crederci. E anche qualche fattore positivo. Inoltre, nessuna delle due avversarie pare nel suo momento migliore. Primo: la Libertas di questa stagione è andata avanti per filotti di vittorie come di pareggi. Perché non sognarne un altro positivo, ora che, a detta dello spogliatoio, è tornato l’entusiasmo? Secondo: il fattore psicologico può giocare a favore. L’obiettivo ora deve essere quello di andare avanti senza eccessive pressioni. A patto che la voglia di vittoria resti “sotto traccia”. E qui veniamo alla regola di casa Libertas Molfetta. La regola della rincorsa alla promozione: non dovete parlare mai di questo obiettivo
Autore: Andrea Saverio Teofrasto