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Pulizia Spiagge a Molfetta con Legambiente, Marevivo e i giovani del Pd
03 giugno 2009

MOLFETTA - Anche quest'anno Legambiente e l'associazione Marevivo, con la collaborazione dei Giovani Democratici, sono stati i promotori della “ campagna “ Spiagge e fondali puliti. «La collaborazione dell'ASM poi – dicono i giovani del Partito Democratico - ci ha permesso anche, forniti di buste di plastica, guanti, pinza, di spostarci e continuare l'opera di pulizia anche presso la spiaggia di Torre Gavetone. Nonostante la stagione estiva sia alle porte e i primi “ bagni “ già effettuati dalla gente, la spiaggia suddetta era una marea di rifiuti. Il pericolo è soprattutto per i bambini che, giocando, possono trovare bottiglie di vetro rotte e materiale molto pericoloso come, ad esempio, farmaci scaduti e abbandonati.. Il dato molto preoccupante è la presenza di polistirolo (ben quattro bustoni!): com'è noto si tratta di materiale non degradabile che, con le mareggiate, può finire in mare inquinandolo terribilmente. Oltre al polistirolo, notevolissima era la presenza di plastica, carta e vetro. Sono rifiuti lasciati dalla gente, che è la prima responsabile del degrado della città e delle nostre spiagge. Un aspetto molto importante, è l'indifferenza della gente e soprattutto i giovani verso il problema rifiuti. Praticamente soltanto due cittadini, molto gentilmente ci hanno aiutato per la pulizia rendendosi volenterosi nell'esperienza. Abbiamo sensibilizzato l'ASM, a lasciare in zona dei contenitori per la raccolta dei rifiuti, per sensibilizzare la gente a non lasciare carte, plastica e vetro per terra ma depositarli negli appositi contenitori. Con questo vogliamo che il rispetto del mare e della costa non vada in vacanza. È un gesto concreto con cui vogliamo promuovere una maggiore attenzione alla tutela del territorio e chiedere all'amministrazione un impegno coerente e continuo nel tempo. Ringraziamo Legambiente e l'associazione Marevivo per questa bellissima esperienza».
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Non frequento le spiagge da anni. Ringrazio Legambiente, Marevivo e i giovani del Pd e tutti i volontari partecipanti a questa ed altre civili manifestazioni. Cosa dire dell'Amministrazione che non sanzione e di quei cittadini molfettesi (con dolore, tanti) barbari, incivili e indifferenti. Totale assenza di progetti. "Navigando " in lungo e in largo, si nota che non è un problema solo locale ma Nazionale, quandi un problema culturale e politico. 22.11.96 - "Il Secolo XIX" A SANTA MARGHERITA NASCE IL PROGETTO "STRADE PULITE" di Massimo Righi. La sfida civile di un gruppo di cittadini: l'ambiente non si sporca da solo, e molto spesso chi dovrebbe garantire ordine e pulizia non svolge fino in fondo i suoi compiti. E allora? Tocca proprio ai cittadini vegliare sul doppio versante. - Per il momento sono una settantina, ma se il messaggio verrà recepito potrebbero anche diventare un vero e proprio esercito. A muoverli, da un lato, è la consapevolezza di avere il diritto di ottenere le prestazioni dovute da parte di chi è istituzionalmente deputato a garantire; dall'altro il dovere, per conseguire dei risultati soddisfacenti, di interessarsi direttamente. Il progetto in questione, si chiama "Strade sempre pulite". E allora, se un gruppo di cittadini veglia sul doppio versante - premendo su chi è tenuto a pulire perchè lo faccia, e vigilando su chi non dovrebbe sporcare non lo faccia - ecco che la situazione potrebbe migliorare. Pretendere dagli enti pubblici il rispetto dei servizi per cui il contribuente paga, e intervenire su chi (anche gettando solo una cartaccia per terra) non rispetta l'ambiente. A dar voce a "Strade sempre pulite" è un genovese di 58 anni, Pietro Carini, vulcanico nel mettere insieme una lunga serie di idee che rendono corposo il progetto. "I cittadini devono maturare - spiega -. La funzione di controllo su chi dovrebbe fare e non fa non può essere costantemente essere demandata agli altri. In caso contrario, i primi responsabili della situazione di degrado sono proprio loro, quelli che si lamentano ma che restano immobili". Di qui una sfilza innumerevoli di ipotesi, compresa quella di promuovere una legge che permetta a un certo numero di cittadini, ovviamente selezionati, di svolgere la funzione di pubblico ufficiale per il rispetto dell'ambiente (tipo i controllori della sosta). "Strade sempre pulite" prevede sia una partecipazione indiretta (rivedere i propri comportamenti di "sporcaccione", dare l'esempio agli altri, intervenire con cortesia ma fermezza su chi ignora le buone norme del vivere civile), sia un'azione diretta, forte del numero di cittadini aderenti al progetto, tipi di compiti a secondo dell'età, delle capacità e del tempo disponibile. "Non lasciateci in pochi a fare gli interesse di tutti" sottolinea Carini, che conclude con una citazione della Caritas: "I partiti e le istituzione, se non vorranno essere di ostacolo alla democrazia, dovranno accettare l'idea di restituire il potere di controllo del loro operato ai cittadini". Cartelli esposti nella totale parte dei negozi: "IL CITTADINO CONTROLLA IL CITTADINO, COSI' CHI SPORCA VERRA' REDARGUITO..... Nella pubblicità viene ricordato il dovere di comportarsi bene utilizzando cassonetti e cestini dei rifiuti ma anche il diritto di riprendere chi si dimostra maleducato. L'iniziativa, appoggiata dal Comune e dalle Forze dell'Ordine tutte. Detta in quattro parole riconoscere il dovere del cittadino di salvaguardare l'ambiente, ma gli ricorda anche il diritto di intervenire se qualcuno non si comporta nella medesima maniera. Nell'impossibilità che veglino i vigili urbani, si chiede agli abitanti di divenire controllori con tutte le carte in regola per richiamare all'ordine chi è maleducato e sporca. Dalle trincee devono venir fuori gli abitanti positivi, solo così gli atteggiamenti negativi troveranno i giusti ostacoli. Il protagonista: l'uomo-cittadino con diritti e doveri. I cittadini devono sentirsi parte attiva, devono essere operatori per promuovere comportamenti corretti, collaborare, proporre, consigliare, sperimentare, aiutare, segnalare, controllare. Non aver paura di essere considerati cittadini "rompiscatole".
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