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Programma scambio giovani, tradizionale service del Rotary di Molfetta
17 ottobre 2016

MOLFETTA – Il Rotary Club di Molfetta in collaborazione con il Rotaract, ha dedicato un’intera serata, all’Hotel Garden, al mondo dei giovani ed alle possibilità che il più grande “gruppo di amici” del mondo offre loro. Nello specifico, oggetto della serata è stato il Programma Scambio Giovani, un vero e proprio service che consente ai ragazzi di età compresa tra i 15 e i 19 anni di vivere all'estero per un periodo compreso tra qualche settimana ed un intero anno accademico in qualità di ospite dei Rotary Club locali.
Si tratta di un’esperienza di vita molto interessante perché offre ai ragazzi la possibilità di conoscere ed imparare una lingua straniera, di socializzare con coetanei provenienti da altre parti del mondo, di esplorare una cultura diversa e divulgare la propria dando così un valido contributo alla comprensione internazionale e alla diffusione dell’amicizia in tutto il mondo, nell’ideale del vero spirito rotariano. Insomma un obiettivo – come ha ricordato il presidente del Rotary di Molfetta, Leonardo de Pinto – di primaria importanza che nasce dalla convinzione che i giovani sono come delle piantine da innaffiare e coltivare con amore affinché un giorno possano sbocciare e rappresentare le eccellenze nella società. Una mission ambiziosa, un progetto di ampio respiro che dal 1961 ogni anno offre a quasi 8mila studenti la possibilità di mettersi in gioco e sperimentare una nuova avventura formativa.
A scendere nel merito del service ci ha pensato il rappresentante distrettuale, Rosario Mastrototaro (foto) che ha spiegato ai presenti come il programma sia strutturato in tre tipi di scambio disponibili. Il primo – quello più articolato – è di durata annuale e prevede l’obbligo di reciprocità. Per ogni ragazzo italiano di età compresa tra i 16 e i 18 anni, mandato all’estero per una sessione di studio (ospitato in 2/3 famiglie di un Club Rotary) uno straniero ha la possibilità di arrivare in Italia ospite in famiglie del Club.
Il secondo è uno scambio breve, detto anche “family to family”. È riservato a studenti tra i 15 e i 19 anni, ha una durata di 3/4 settimane ed è basato sempre sul principio di reciprocità. In ultimo c’è il camp, percorso destinato a ragazzi tra i 15 e i 25 anni e senza obbligo di reciprocità. Le mete sono prevalentemente città europee e il soggiorno dura 2 settimane. Al programma possono aderire ragazzi e ragazze che abbiano dimostrato doti di leadership a scuola e nella comunità in cui vivono, interesse e disponibilità a fare nuove esperienze, apertura mentale nei confronti di altre culture e capacità di rappresentare il proprio Paese.
In tutto questo il Rotary Club ha il compito di nominare il responsabile di Club per lo scambio, selezionare i candidati e le famiglie attraverso colloqui e riunioni, accogliere l’Inbound, aiutare le famiglie nella ricerca dei contatti, monitorare il corretto andamento delle attività durante il programma e finanziare quasi per intero il service stesso. A riprova di quanto questo progetto sia straordinario, le testimonianze entusiaste di ragazzi e genitori che hanno vissuto la bellezza della scambio.
A raccontare ai presenti la propria avventura ci hanno pensato Nicola Bariletto che ha soggiornato per un anno in una cittadina nei pressi di New York e Paola De Palma, catapultata dall’altra parte del mondo – a Taiwan – per tre settimane. Non sono mancate anche le testimonianze delle famiglie italiane che hanno accolto ragazzi stranieri. Una summa carica di emozioni e bei ricordi che rimarranno per sempre impressi nel cuore e nella mente di chi li ha vissuti.
E quasi non si è fatto in tempo a chiudere un capitolo che subito il Rotary Club di Molfetta è pronto a riaprirne un altro con il giovane Vito Sparapano, un giovane desideroso di vivere un’esperienza di intercultura e che ha chiesto di poter partire alla volta dell’America. La domanda è stata accolta con estremo piacere da parte del Club che sta provvedendo a mettere in piedi tutta la documentazione utile all’approvazione della partenza e del soggiorno.
Uno slancio sintomo di grande apertura e maturità che caratterizzano questi giovani pronti a superare i propri limiti e ad uscire dal porto sicuro della propria famiglia varcando così nuovi ed inesplorati orizzonti. In fondo – come ha ricordato l’ex governatore, Luigi Palombella durante il suo intervento – il coraggio è nelle mani dei giovani. A concludere la serata il presidente del Rotaract, Antonio de Feo che ha consigliato ai presenti di vivere una simile esperienza perché fonte di arricchimento, scambio e soprattutto crescita personale.

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Autore: Angelica Vecchio
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