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Progetto Terra Maris (mobilità sostenibile), c'è anche Molfetta
16 gennaio 2017
Molfetta ce l'ha fatta, sul filo di lana ma ce l'ha fatta. Alle ore 24 del 10 gennaio 2017, scadevano i termini per la presentazione delle proposte progettuali per partecipare al bando denominato
"Programma Sperimentale Nazionale di mobilità sostenibile casa - scuola casa - lavoro"
, indetto dal Ministero dell' Ambiente e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale con avviso n. 239 del 12 2016. Sul piatto 35 milioni di euro. Il Programma finanzia progetti predisposti da uno o più Enti Locali e riferiti ad un ambito territoriale con popolazione superiore ai 100.000 abitanti. Sono del 10 gennaio anche le due Delibere del Commissario Passerotti, una per l' Approvazione dello schema di convenzione tra i Comuni di Molfetta, Ruvo di Puglia, Corato e Terlizzi, l'altra per l'approvazione del progetto
"Terra Maris: miglioramento della accessibilità e mobilità sostenibile"
che coinvolge appunto, i quattro comuni già citati.
"Il Programma Sperimentale è finalizzato ad incentivare iniziative strutturali di mobilità sostenibile per favorire gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro con mezzi di trasporto sostenibili, in linea con gli obiettivi nazionali e comunitari di riduzione delle emissioni di gas serra derivanti dal settore dei trasporti. Il Programma è altresì finalizzato a promuovere azioni da adottare in sede locale che abbiano come finalità la riduzione del numero di autoveicoli privati in circolazione, favorendone la sostituzione con mobilità ciclistica o pedonale, trasporto pubblico locale e uso condiviso e multiplo dell'automobile, con riduzione del traffico, dell'inquinamento e della soste degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici"
, queste le finalità del bando
(
http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/mobilita_sostenibile/dm_28_07_2016_208_mobilita_programma_sperimentale.pdf
,
link del testo integrale
)
e "Terra Maris" sembra andare esattamente in questa direzione. Ogni Comune ha predisposto e predisporrà tipologie di intervento diversificate,ma tutte volte a migliorare la qualità della mobilità e della della vivibilità degli spazi urbani, puntando ad una drastica diminuzione di emissioni inquinanti e climalteranti già presenti in atmosfera. Qualche esempio, a
Corato
è in itinere il censimento degli spostamenti casa - lavoro, finalizzato alla definizione del Piano Spostamenti Casa Lavoro (PSCL) e da poco, lo stesso comune ha stipulato un Accordo di Programma con la città Metropolitana di Bari per la valorizzazione ambientale; il comune di
Terlizzi
ha già appaltato a consulenti esterni l'allestimento del Piano Urbano Mobilità Sostenibile (PUMS); la neoeletta amministrazione di
Ruvo di Puglia
dà, sin da subito una chiara impronta alla propria azione di governo inserendo nelle linee programmatiche la realizzazione proprio del PUMS e del Piano d'Azione Energia Sostenibile (PAES); Molfetta, invece, conosce bene questi due acronimi PUMS e PAES, dal momento che il primo, è stato adottato dalla Amministrazione Natalicchio con delibera n.122 del 26/01/2016, il secondo, è frutto dell'adesione al Patto dei Sindaci (delibera di consiglio comunale n. 13 del 29/04/2015, stessa Amministrazione) che prevedeva l'elaborazione entro un anno del PAES, approvato successivamente dal Commissario Straordinario con deliberazione n. 220 del 22/12/2016, per inciso, è recentissima, quanto inspiegabile, la rinuncia da parte dello stesso Commissario, all'installazione gratuita di n. 4 colonnine per la ricarica di auto elettriche a Molfetta in territorio urbano e in zona industriale, previste dal Progetto PAN (Puglia Active Network). Inciso a parte, è lampante che il PUMS e il PAES rappresentano per Molfetta e per l'intero progetto un valore aggiunto. Gli interventi previsti dalla proposta progettuale "Terra Maris" per Molfetta, nel dettaglio sono: 1)
Filtro alla penetrazione nel centro urbano
delle linee bus metropolitane mediante realizzazione e allestimento di area attrezzata per parcheggio pubblico di interscambio in via Bettino Craxi; 2)
predisposizione di bus navetta elettrica
per i collegamenti tra il parcheggio di interscambio, la stazione ferroviaria e gli edifici scolastici superiori; 3)
predisposizione di rondò di interscambio di ingresso
alla città da via Terlizzi e via Ruvo in corrispondenza di via Bettino Craxi e via Palmiro Togliatti (il Comune di Molfetta ha già approvato gli studi di fattibilità); 4)
fornitura e posa in opera di adeguata segnaletica stradale
, paline di ricarica per vetture a trazione elettrica e di infomobilità; 5)
campagna comunicativa di conoscenza
e sensibilizzazione presso gli istituti scolastici superiori e di promozione del nuovo servizio di bus navetta. Doveroso è un plauso ai Dirigenti dei settori Territorio e Lavori Pubblici del Comune di Molfetta, al Commissario Straordinario e a chi ha saputo tessere, seppur in un tempo limitato di governo, ottimi rapporti di vicinato con i comuni che ci circondano. Un parere dal basso in merito al progetto è stato chiesto anche ai ragazzi dell'Associazione "
Passi da Ciclope Aps
" da sempre impegnati attivamente nella promozione di nuovo tipo di mobilità, sostenibile:
"In qualsiasi progetto che preveda un cambiamento nella vita delle persone, è importante non sottovalutare un aspetto molto spesso lasciato ai margini della progettualità, il cambiamento deve avvenire prima a livello socio-culturale e poi infrastrutturale, o le due cose devono andare di pari passo.
Non è un’infrastruttura
, infatti, che cambia il modo di spostarsi delle persone: la mobilità sostenibile è uno stile di vita, prima ancora che una modalità alternativa di muoversi nel territorio"
.
Non ci resta che sperare... © Riproduzione riservata
Autore:
Teresa Racanati
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""
Avocado Manson
16 Gennaio 2017 alle ore 12:32:00
Il difficile è proprio il "cambiamento-socio-culturale" il quale non andrà mai a pari passo con quello infrastrutturale, ma viene prima e di molto anche. Le masse popolari sono lo "zoccolo" duro di un qualsiasi cambiamento, un problema culturale secolare, colpa anche di una politica conservatrice, politici e politicanti melassati.
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