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Processo Truck Center bis a Molfetta, nuove sentenze di condanna per le morti nella cisterna maledetta
11 luglio 2014

MOLFETTA – Ancora sentenze di condanna oggi alla sezione distaccata del Tribunale di Trani di Molfetta  al processo “Truck Center bis” per la strage in cui il 3 marzo 2008 per le esalazioni di acido solforico in una cisterna persero la vita Guglielmo Mangano, di 44 anni e, nel tentativo di salvarlo, i colleghi Michele Tasca, di 19 anni, Luigi Farinola, di 37 anni, l’autotrasportatore Biagio Sciancalepore (dipendente di una società di trasporti che lì custodiva i mezzi), di 24 anni, e Vincenzo Altomare, di 64 anni, amministratore della stessa Truck Center. Unico superstite, ferito, Cosimo Ventrella.

Il processo bis ha avuto origine proprio dalla sentenza del primo processo, quando il giudice ordinò nuovi accertamenti per Eni, Nuova Solmine e Meleam. Eni e i suoi sette funzionari vennero assolti, già nel dicembre 2011, con il rito abbreviato dal gup.

Oggi ci sono state sette nuove condanne: 2 anni e 9 mesi, a cinque tra dirigenti e dipendenti della Nuova Solmine di Grosseto, l’azienda in cui la cisterna venne svuotata dello zolfo liquido caricato all’Eni di Taranto e poi ripartita vuota verso la Puglia. Sono l’ad Ottorino Lolini, il presidente Luigi Mansi, il direttore dello stabilimento Giuliano Balestri e i dipendenti Gabriele Pazzagli e Mauro Panichi. Invece  il giudice monocratico Roberta Savelli ha condannato a due anni (pena sospesa) Loris Poccetti,  per la falsa testimonianza resa durante il primo processo, mentre la stessa Nuova Solmine è stata condannata a pagare 420 mila euro, sulla base della responsabilità giuridica delle società derivante dal reato contestato. Assolti, invece, la Meleam di Bitonto (che certificò l’affidabilità della Truck Center) e il suo rappresentante legale, Pasquale Bacco, per non aver commesso il fatto. Invece è andato prescritto il reato di illecito smaltimento di rifiuti per Alessandro Buonopane, Mario Castaldo e Pasquale Campanile (i primi due della Fs Logistica e il terzo de La Cinque Biotrans, tutti condannati nel primo processo per omicidio colposo), che affidavano le operazioni di bonifica da rifiuti pericolosi alla Truck Center, “priva delle necessarie autorizzazioni”.

Nel primo processo, conclusosi il 26 ottobre 2009, erano stati condannati a quattro anni Antonio Castaldo e Alessandro Buonopane della Fs Logistica, la società proprietaria della cisterna, e Pasquale Campanile de La Cinque Biotrans; assolto l’autista Filippo Abbinante; mentre Fs Logistica era stata condannata a pagare 1,4milioni di euro e altri 400mila a testa La Cinque Biotrans e la stessa Truck Center, per l’illecito amministrativo in materia di sicurezza del lavoro, da cui sarebbe scaturita comunque la tragedia.

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