Presunti abusi edilizi sulla “Muraglia” di Molfetta all’attenzione della Soprintendenza alle belle arti della città metropolitana
MOLFETTA – La controversa questione della “Muraglia” di Corso Dante a Molfetta è arrivata all’attenzione della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari.
A richiamare l’attenzione sulle “anomalie” urbanistiche relative ad alcune strutture che si presumono abusive - e sulle quali la stessa Soprintendenza chiede chiarimenti al sindaco, al dirigente del settore territorio e al comandante della polizia locale – è stata la denuncia di un professionista di Molfetta.
La Soprintendenza, dopo aver ricordato i vincoli a cui è sottoposta la “Muraglia” ricorda che le opere sono sottoposte al preventivo ottenimento dell’autorizzazione prevista dall’art. 10, co. 4 lett. g) del D. Lgs. N. 42 del 2004 dei beni culturali e del paesaggio, chiede chiarimenti su un «parapetto in muratura delimitante l'accesso di una unità immobiliare con sovrastante presenza di alta perimetrazione metallica dotata di cancello oltre che di un apprestamento di cantiere costituito da struttura a tubo giunto, ricoperta e delimitata da pannelli in compensato, posta a presidio della soprastante balconata in pietra… ricerche «effettuate in più riprese non hanno portato al rinvenimento di pregresse autorizzazioni relative all'avvenuta posa in opera delle sopracitate strutture».
Di qui la richiesta di chiarimenti per «conoscere le risultanze delle verifiche riguardanti la sussistenza di eventuali autorizzazioni rilasciate per lavori privati in corso di esecuzione in corrispondenza della strada pensile».
Ci sarebbero, inoltre – secondo la denuncia del professionista locale-, anche altre opere murarie e manufatti probabilmente mai autorizzati, ivi comprese le loggette ubicate oltre il muro della zona sud: i proprietari degli appartamenti avrebbero costruito privati "separè", tutti probabilmente abusivi.
Dopo questa nota della Soprintendenza (non si conosce la risposta del Comune) potrebbero esserci ulteriori sviluppi su questi presunti abusi edilizi, ma non è escluso che tutto possa risultare regolare e la cosa finisca in una bolla di sapone. Staremo a vedere.
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