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Presto a Molfetta un “Centro don Tonino Bello” La presentazione degli atti e del Dvd sul convegno del decennale
15 giugno 2004

Con un'ipotesi suggestiva, la creazione presso la Madonna della Pace, preannunciata dal vescovo don Luigi Martella, di un “Centro don Tonino Bello”, sorta di ricettacolo della memoria collettiva molfettese atto a esaltare una dimensione difficilmente esportabile, la diocesanità dell'opera di Don Tonino, si è conclusa la manifestazione tenutasi presso il locale auditorium “Mons. Achille Salvucci”, allo scopo di presentare gli Atti del convegno nazionale per il decennale dalla scomparsa “Don Tonino. Vescovo secondo il Concilio” (Ed. la meridiana) e il DVD “Conosci don Tonino?” (nella foto). Quest'ultimo è stato promosso dal presidente diocesano di A.C., Gino Sparapano, e da Gioacchino Prisciandaro, al termine di un percorso, compiuto nelle scuole della diocesi, di lucida rievocazione dell'opera del pastore della stola e del grembiule, perché le nuove generazioni possano avvalersi del suo insegnamento e perpetrarne nel tempo il ricordo. A realizzare il DVD l'Aranea Internet Marketing, rappresentata da Michele Mezzina, in collaborazione col dott. Giovanni Poli, e sostenuta dalle “Ed. Luce e vita”, nella persona di don Mimmo Amato, curatore anche degli Atti del Convegno. Hanno presentato i lavori Mons. Agostino Superbo, metropolita di Potenza, e Angelo Bertani, giornalista, fondatore di 'Segno 7', collaboratore di 'Famiglia cristiana'. Superbo tratteggia la spiritualità di don Tonino leggendo in filigrana gli Atti del Convegno: l'esistenza di mons. Bello è un'appassionata lettera d'amore di Dio agli uomini... Lo scopo che l'ha animata? 'Fare di ogni progetto economico, politico, culturale, una via per dare un nome agli ultimi', alla luce di una spiritualità della vita e della gioia, in cui, parafrasando Isaia, all'immagine di Dio e del suo innato trasporto per il mondo si può sovrapporre quella di una donna che culla il suo bambino. In una pastorale dominata da immagini di 'luce, soltanto luce', la guerra non ha ragione d'esistere: 'ogni ricorso alle armi è immorale; la pace è il vero bene degli uomini'. Angelo Bertani, chiosando le immagini del DVD, evidenzia come siano le giovani generazioni, protagoniste di 'Conosci don Tonino', le leve chiamate a rinnovare la società. A loro, non 'agli intellettuali con molti galloni sulla divisa', spetta questo difficile mandato. 'La scuola è il luogo dove si costruisce il futuro' (lo telegraferei alla gentile Sig.ra Moratti, con tanti saluti)... 'Don Tonino è l'evidente dimostrazione di come le testimonianze autentiche sopravvivano all'usura del tempo, all'alluvione delle banalità' (non tanto velata allusione all'orgia di reality show che imperversa nelle emittenti di Stato e private, ammesso che esista ancora una differenza tra le due categorie...): 'anche persone non praticanti vedono questa luce, la colgono, è un seme di inquietudine positiva'. Dopo le prolusioni, sono le immagini del DVD a parlare: le delicate filastrocche, i disegni dei più piccolini, i videoclip dei più grandi, le testimonianze talora scanzonate talora commosse, si alternano nel tentativo di raccontare don Tonino con gli occhi della gente. In barba a mistificanti mitografie popolari che annegano nella melassa anche le esperienze più forti, udiamo don Tonino, a proposito della 'giusta' uccisione di Massimo da parte di un malcapitato metronotte, addebitarne l'ingiusto assassinio alla Molfetta indifferente, e le sue parole non sanno di facile retorica giustificazionista da sceneggiatura di Bradley Bell (sceneggiatore di “Beautiful”, ndr), ma esprimono partecipazione corresponsabile ai drammi umani. Ripercorriamo le tappe della sua crociata pro-pace, che gli valse il caldo invito a non impicciarsi in politica... “Siamo alla vigilia di una nuova stagione: la stagione della fioritura”. Il monito a non aver paura della Primavera, a non curarsi delle foglie che cadono, della stagione morta che reca tristezza, mi sembra possa assumersi a leit-motiv della serata. Insieme all'immagine delle gemme nel loro lento spuntare... Gianni Antonio Palumbo gianni.palumbo@quindici-molfetta.it
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