Porto di Molfetta: manca ancora il progetto esecutivo della ditta appaltatrice
Scaduti i 90 giorni previsti dal contratto. Termine prorogato di ulteriori 75 giorni
MOLFETTA - Comincia subito a registrarsi un primo ritardo nella fase di realizzazione del nuovo porto commerciale della città (nella foto). Come si ricorderà, infatti, lo scorso 30 aprile, nel corso di una cerimonia pubblica organizzata per l'occasione, è stato sottoscritto tra il sindaco Antonio Azzollini ed i rappresentanti della CMC di Ravenna (ditta capofila dell'Associazione Temporanea di Imprese che si è aggiudicata i lavori per un importo complessivo di circa 55 milioni e mezzo di euro) il contratto di appalto integrato per l'esecuzione di questa imponente infrastruttura che, con una certa enfasi, è stata definita dallo stesso primo cittadino “un braccio proteso verso l'Oriente e verso la nuova Europa”.
Così come stabilito nel contratto, a partire da quella data (30 aprile) l'impresa appaltatrice aveva a disposizione 90 giorni per la presentazione agli uffici tecnici comunali del progetto esecutivo dell'opera. Solo dopo l'approvazione definitiva di quest'ultimo ad opera della Regione Puglia, potranno iniziare i lavori che dovrebbero terminare nel giro di 1.310 giorni (circa tre anni e mezzo). Il punto è che i novanta giorni previsti dal contratto sono scaduti alla fine del mese di luglio ma del progetto esecutivo che la Cmc avrebbe dovuto presentare non v'è traccia.
Nella zona dove dovranno essere realizzati i lavori (dietro la Basilica della Madonna dei Martiri), la ditta appaltatrice ha già recintato un'ampia area dove è stato anche allestito un container che dovrà accogliere i tecnici e gli ingegneri che seguiranno la realizzazione dell'opera e si iniziano a vedere anche i primi automezzi. Ma, per il momento, nessuno ha visto il progetto esecutivo.
Dalle scarsissime informazioni che trapelano dal Palazzo di Città (dopo gli squilli di tromba di qualche mese fa, pare calato il silenzio su quest'opera), sembrerebbe che la Cmc abbia richiesto un tempo supplementare per operare delle ulteriori verifiche con particolare riferimento ai fondali, e parrebbe che il sindaco, negli scorsi giorni (prima del malore che lo costringe ancora a stare lontano dal Comune dove però gli auguriamo di tornare presto, nel pieno delle sue energie) abbia autorizzato una proroga di 75 giorni per la consegna del progetto esecutivo che, dopo la verifica da parte degli uffici comunali, dovrà passare al vaglio della Regione Puglia (ricordiamo che il porto commerciale di Molfetta rientra tra i porti di interesse regionale).
Insomma, tutto lascia pensare che i tempi si dilateranno un bel po' e che le ottimistiche previsioni di chi riteneva che subito dopo l'estate potessero già iniziare i lavori, saranno destinate a rimanere deluse.
Intanto, nell'attesa dell'inizio dei lavori, la maggioranza di centrodestra che amministra la città ha già provveduto a “spartirsi” gli incarichi nel Consiglio di Amministrazione della Società Molfetta Porto che gestirà la nuova infrastruttura (che, con ogni probabilità, resterà fuori dall'Autorità Portuale del Levante).
La presidenza, ovviamente, andrà a Forza Italia e, in particolare, al suo segretario politico, Antonio Camporeale, già assessore al Porto nel corso dell'ultimo squarcio della passata consiliatura con il sindaco Tommaso Minervini.
Le altre due poltrone, stando agli accordi raggiunti, dovrebbero andare ad un rappresentante di Alleanza Nazionale e ad uno dell'Udc. I nomi sarebbero già stati individuati, ma i “travagli” che stanno attraversando in questi giorni in particolare An potrebbero portare a qualche cambiamento. Alla ripresa dell'attività politica, a settembre, dopo la pausa estiva, si attendono novità anche su questo.