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Pontili galleggianti senza manutenzione nel porto di Molfetta. Un lettore scrive a “Quindici”
07 giugno 2014

MOLFETTA – Un lettore di “Quindici” segnala lo stato dei pontili galleggianti del porto di Molfetta: «Prima, durante e dopo la campagna elettorale sono state anche oggetto di contestazione di  spreco e cattiva gestione dell'ormai vecchia amministrazione. Di cosa stiamo parlando? Dei pontili  galleggianti! Ecco se pensiamo a questi un attimino e  alla cattiva gestione (forse assenza totale) da parte dell'amministrazione comunale, sia nella manutenzione che nella messa in sicurezza è scontato immagine anche  lo stato in cui si trovano tutt'oggi gli stessi.

A prescindere dallo stato pietoso e pericolosissimo dei cancelletti di accesso, i pontili attualmente sono difficilmente accessibili (vedi foto allegate) oltre ad essere altamente pericolosi, bisogna poi essere dei bravi equilibristi e camminare su alcune traverse di legno che permettono (agli abusivi? ) di transitare e raggiungere i loro natanti.
Inoltre cogliamo l'occasione per chiedervi, ma questi pontili restano facilmente accessibili a chi? A chi  ha deciso un giorno di posizionare il proprio gommone o barca in barba alle più elementari  regole e leggi che disciplinano l'occupazione o la fruizione di servizi di certo  non ad uso privato? Forse è stato istituito un ufficio o una darsena comunale e noi non lo sappiamo? Abbiamo assistito qualche giorno fa, da parte di alcune forze di polizia, ad una diffida prima e al successivo sequestro avvenuto alla secca dei pali. Benissimo!!
Mi chiedo, e vi chiedo dunque, perché' quell'azione è stata individuata e concentrata unicamente  in quell'esclusivo specchio acqueo e non anche in questa zona del porto e a questi pontili galleggianti? Quei pontili sono in concessione al Comune o sotto la responsabilità della Regione Puglia? Se l'area dei pontili è stata data in concessione al Comune è possibile sapere cosa sta facendo l'amministrazione per la messa in sicurezza e non solo dell'accesso, ma delle verifiche di galleggiabilità e ancoraggio dei pontili stessi?
Dovesse accadere accidentalmente qualcosa a quei  ragazzini che, quotidianamente saltano a bordo di questi pontili rotti ed arrugginiti, cosa facciamo poi?
Inoltre ricordiamo a  questa amministrazione che purtroppo per loro, il controllo, la concessione in area demaniale spetta, anzi è esclusivamente la loro!!
Vi preoccupate delle zone pericolose e non balneabili fuori dal porto, e quello sotto il naso? E pensare come questi pontili sono stati oggetto e slogan per putare il dito alla vecchia amministrazione, e ad un anno preciso,  questi attualmente in carica quante dita hanno mosso su questo problema? GRAZIE.
Un carissimo lettore. Cordiali Saluti Fabio A.».

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Da qualche tempo di notte e di controra non riesco a chiudere occhio, a causa di tutti i fattacci che stanno avvenendo in questa città. Mi turba la questione del Nuovo porto commerciale con tutte le sue bombe annesse, i divieti di balneazione, il sospetto della qualità dei pesci che arrivano sulle nostre tavole, gli scippi, le rapine commesse in città e per le campagne, omicidi, suicidi, incendi, disoccupazione, tasse, periferie sporche, buche, il piano di urbanizzazione che non decolla, gli angoli dei palazzi divenuti neri per le pisciate dei cani, Antonello Zaza che non riesce con i suoi uomini e mezzi a rendere la città pulita; le citofonate pomeridiane degli addetti alla distribuzione dei volantini pubblicitari, le uscite di Mariano Caputo, la relazione allarmante lanciata dal dott. Guglielmo Facchini sull'aria che respiriamo.… Una città complessa ingovernabile colma di problemi irrisolti di un'Amministrazione che pare ingessata. Ora dico perché non si chiede all'avvocato Silvano Maralfa Vice Procuratore di darci una mano a ripristinare la legalità. All'Assessore Guglielmo Minervini, al Governatore Nichi Vendola, alla giornalista Concita De Gregorio di aiutare quest'Amministrazione nella gestione politica sociale. In fondo queste persone famose esperte durante l'ultima campagna elettorale dai palchi dei comizi garantivano capacità e buon governo del sindaco. Queste persone sono sparite, hanno lasciato da sola la giovane sindaca. Ora a ragion di logica, se fossi Sindaco con tutta onestà, aspetterei ancora un po' il supporto politico di Vendola, di Minervini e della De Gregorio. Se ciò non dovesse arrivare non esiterei più di un attimo a prendere le stanghe del carretto dell'Amministrazione e della politica a buttarle all'aria. Dopo di che manderei quel paese tutti i molfettesi maleducati con grande soddisfazione.
Esattamente due anni fa, un mio articolo in questo blog (sfortunatamente "alterato" nel contenuto, nella versione apparsa on-line) denunciava lo stato drammaticamente pietoso in cui versava quello che, per volere della Giunta T. Minervini - correva l'anno 2005! - avrebbe dovuto rappresentare la risposta di Molfetta alle strutture ricettive pubbliche, per diporto nautico delle Città vicine. Le foto mostravano uno sfacelo orrendo! Qualche giorno dopo, chissà, forse per una fortuita coincidenza, forse perché avevamo stimolato il senso di vergogna di qualcuno, il pontile precariamente agganciato alle strutture e la vergognosa presenza di polistirolo riveniente dai galleggianti e disperso in mare, furono rimossi. Rimase gran parte del resto, sempre precariamente sistemato ...a futura memoria? Sono, adesso passati nove anni dall'inaugurazione del "porticciolo" MAI utilizzato per lo scopo per il quale furono investiti SOLDI PUBBLICI(il nostro piccolo MOSE?). E' stato costruito e VIENE REGOLARMENTE UTILIZZATO, subito dopo la messa in opera, UN NUOVO PONTILE (PRIVATO?), VICINO AGLI ESISTENTI. Domando allora: PERCHE'? Forse che le struttura private?, essendo state realizzate con SOLDI PRIVATI HANNO PIU' VALORE E QUINDI SONO PIU' PROTETTE? Per quale ragione non si chiede conto, agli ideatori della "trovata", sulla ragione per la quale sia stata realizzata, con risorse pubbliche (sui cancelli di accesso ai pontili ...vecchi, campeggia l'indicazione CITTA' DI MOLFETTA) una struttura costosa, completa di servizi elettricità, acqua potabile, che non ha mai assolto la funzione per la quale era stata concepita e realizzata? E' mai possibile che in NOVE ANNI, NESSUNO: Amministratore (e se ne sono succeduti a iosa), Autorità portuale, Polizia e chi più ne ha, più ne metta, sia mai passato in zona e si sia reso conto dello stato vergognoso dei pontili? Ancor più, ADESSO CHE, A POCHI METRI, C'E' LA "PIETRA DI PARAGONE" DEL PONTILE PRIVATO, del Circolo della vela, il quale, certamente tiene più dell'Autorità pubblica, alle spese che effettua.


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