Poesia di Don Tonino Bello
“Signore, ti ringrazio perché mi hai messo al mondo: aiutami perché la mia vita possa impegnarla per dare gloria a te e ai miei fratelli. Ti ringrazio per avermi concesso questo privilegio: perché tra gli operai scelti, tu hai preso proprio me. Mi hai chiamato per nome perché io collabori con la tua opera di salvezza. [...] Voglio vivere in un legame più forte per poter essere più pronto a darti una mano, più agile perché i miei piedi che annunciano la pace sui monti possano essere salutati da chi sta a valle. Concedimi il gaudio di lavorare in comunione e inondami di tristezza ogni volta che, isolandomi dagli altri, pretendo di fare la mia corsa da solo. Salvami, Signore, dalla presunzione di sapere tutto. Dall’arroganza di chi non ammette dubbi. Dalla durezza di chi non tollera i ritardi. Dal rigore di chi non perdona le debolezze. Dall’ipocrisia di chi salva i principi e uccide le persone. Toccami il cuore e rendimi trasparente la vita, perché le parole, quando veicolano la tua, non suonino false sulle mie labbra”.