Piscina, l'assessore Panunzio replica: mio cognato consulente per la palestra, nessuna irregolarità
MOLFETTA – 1.10.2002
L'assessore all'ambiente Luigi Panunzio replica alle critiche dell'opposizione di centrosinistra e in particolare al consigliere comunale Nino Sallustio per la gestione della piscina (nella foto: la dimostrazione di pallanuoto nel giorno dell'inaugurazione).
Con un comunicato dal titolo: Un “business” solo per la comunità molfettese!, Panunzio sostiene che l'amministrazione comunale ha vinto tre sfide: terminare l'opera; farla funzionare; gestione efficiente.
“Queste le condizioni di contesto – aggiunge Panunzio - da cui la giunta Minervini (Tommaso) è partita. E' riuscita a schivare le difficoltà e a raggiunge importanti risultati gestionali (nel caso specifico la fruizione alla comunità dell'importante impianto natatorio).
Ecco allora pronta la “pierinata” di turno per tentare (inutilmente) di nascondere, per meschini interessi di parte, il risultato per la città, i molfettesi e anche per l'intero hinterland comunale.
Riuscire a mixare gestione professionale della struttura e esigue risorse comunali è autentica capacità di management pubblico (per l'opposizione, ancora attardata da una visione vetero-comunista, è “business che fa gola”).
Piccolo appunto formale: il Comitato Olimpico Nazionale pugliese è anch'esso un Ente di diritto pubblico e, quindi, per legge, non ha come missione quella di produrre utili. Lo ricordino gli smemorati di Collegno!
Conseguito il risultato, condiviso dall'intera città, l'opposizione orba e gelosa, dall'alto della sua insindacabilità, deve pur far partorire qualcosa: la grande (tanto per farli contenti!) denigrazione. Scopri, scopri, qualcosa deve pur venir fuori.
Ed ecco la grande scoperta servita: mio cognato, docente di Educazione fisica, titolare di una palestra (grazie per la gratuita pubblicità!) viene descritto come lottizzato dai grandi affari.
Come s'illumina d'innocenza questa sinistra un tempo che fu (meno male) al governo della città!
Mio cognato, sì, proprio mio cognato (Pasquale Minuto, fratello della moglie, consigliera comunale, ndr), ha partecipato ad una regolare e formale selezione, curata dal Coni, così come tanti altri suoi colleghi.
Il parter dei professionisti a contratto, se si vuole vederlo anche in chiave politica, è un arcobaleno, non certo un'appasita margherita.
Questi i fatti, queste le verità, queste le regole ossequiosamente seguite. Per presunte e tanto decantate “irregolarità” le parole in bit non servono, lì non ci potranno che essere le pronunce dei togati”.