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Piergiovanni (Sel): 10 proposte per dar voce ai cittadini
15 ottobre 2011

Sono 10 le proposte del consigliere di opposizione Nicola Piergiovanni, capogruppo di Sel in consiglio, per rilanciare la vivibilità di Molfetta, dove ormai da anni permangono situazioni di degrado e progettualità abbozzate o mai iniziate. Nessuna utopia o progetto megalomane, ma «obiettivi concreti e reali, realizzabili senza ingenti investimenti, che rispecchino nell’immediato le esigenze dei cittadini, ormai trascurati dall’amministrazione comunale, la cui attenzione è rivolta solo alla realizzazione del nuovo porto commerciale». Dura la critica sulla politica fi nanziaria e progettuale dell’amministrazione Azzollini, soprattutto dopo l’ultimo Consiglio comunale per la salvaguardia degli equilibri di bilancio e la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi. «I conti possono anche essere in regola a Molfetta, ma manca qualsiasi programmazione amministrativa - ha spiegato a Quindici il consigliere Piergiovanni - si investe la spesa corrente solo per l’ordinaria amministrazione, come fosse il pagamento delle bollette». Nessun reale impegno economico-organizzativo da parte dell’amministrazione Azzollini, perché «per le opere realizzate fi no ad oggi sono stati utilizzati i fi nanziamenti ottenuti dello Stato e dalla Regione Puglia, con la partecipazione ai diversi bandi europei o nazionali». Del resto, «l’amministrazione Azzollini vanta la sua attività di contenimento delle spese, ma continua a utilizzare la formula dell’affi damento diretto per servizi e progettualità, adducendo la motivazione della urgenza, ma secondo la Corte dei Conti si risparmierebbe il 20% con le gare d’appalto». Come si può aff ermare che è migliorata la raccolta diff erenziata, la pulizia della città, la qualità dei mercati, dei giardini, del verde pubblico e dell’arredo urbano in generale? «Per confutare quanto dichiarato nel comunicato stampa del Comune sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio, basterebbe un rapido giro in città - ha chiarito Piergiovanni - ad esempio, continue sono le segnalazioni di degrado e assenza di sicurezza al mercato ex-Mattatoio, ma nessun uffi cio comunale ha eseguito i dovuti controlli e adottato i provvedimenti previsti dalla legge». Perché non aprire al pubblico il giardino di via San Girolamo o il Giardino delle Aloe, alla fi ne di via Sant’Orsola, nel centro storico? «Sarebbe un ottimo biglietto da visita per quei turisti, ma anche per gli stessi cittadini che passeggiano per le vie del centro storico, soprattutto nel periodo estivo». Necessario risolvere anche i continui disagi alla viabilità prodotti dal mercato settimanale su via Achille Salvucci, che «divide in due la città, con molte diffi coltà per gli automobilisti». Quando sarà resa esecutiva la proposta contenuta nel Piano del Commercio, approvato nell’ottobre 2010, per lo spostamento del mercato nel comparto 15 (via Aldo Fontana, via Ruvo e S.S. 16bis)? Scettico Piergiovanni per una pianifi cazione solo cartacea. Da dove ripartire? Quali incompiute rivalorizzare? Priorità alla bitumazione delle strade, dopo i numerosi comunicati dell’amministrazione negli ultimi due anni. Sarà riqualifi cato solo il 15%-20% delle strade, in particolare quelle con la più alta percentuale di sinistri, ma secondo Piergiovanni sarebbe stato opportuno coinvolgere anche i cittadini nella scelta dei tratti da riasfaltare. «La condizione delle strade è peggiorata nell’ultimo anno, ma si è solo perso tempo posticipando i lavori mese dopo mese»: i 3milioni di euro sono nelle casse comunali, dopo il mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, la situazione delle Multiservizi Molfetta è stata regolarizzata con la cessione del 49% alla Società SCEAP Srl di Andria, è ora di avviare i lavori. Non meno importante il recupero dei parchi di via Leonardo Azzarita, abbandonato proprio dal 2006 (ribattezzato da Quindici “parco delle luci rosse”, dove pascolano solo gli asini), e di via Samarelli, oggetto di un incendio doloso a luglio, ma ancora senza una gara per l’affi damento (in alcuni casi, anche casa d’appuntamento a cielo aperto, con l’indignazione dei residenti). Piergiovanni suggerisce anche la riqualifi cazione urbana dell’area dell’ex mercato ortofrutticolo in via Panunzio, alle spalle della parrocchia San Giuseppe, che «potrebbe accogliere non palazzine, come è accaduto per la zona antistante su via Balice, ma quei servizi che mancano al quartiere, come verde pubblico, mercato di quartiere, impianti sportivi di quartiere, attrezzature culturali». Ancora in ambito urbanistico, «sarebbe ora di avviare le procedure per la Cittadella dello Sport nel comparto B.2.1 (area dell’ex Park Club, ndr), il cui piano particolareggiato è stato approvato dal consiglio nell’agosto 2010 - ha continuato - è inutile aspettare ancora, con il rischio di allungare i tempi come per la Cittadella degli Artisti». Piergiovanni si è soff ermato non solo sull’urgenza di fermare l’edifi - cazione dei chioschi della frutta nell’ambito delle misure adottate con il Piano del Commercio, che stanno trasformando la città in una piazza marcatale, ma anche sulla possibilità di potenziare l’assistenza domiciliare agli anziani, i cui bisogni sono aumentati e molte domande sono ancora in lista d’attesa. Infi ne, la necessità di elaborare un nuovo Piano del Trasporto Pubblico, «perché non ci sono mezzi che colleghino la città con la zona industriale, soprattutto per i lavoratori, e la nuova 167 con il centro città».

Autore: Marcello la Forgia
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