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Paura a Molfetta: tre rapine in due giorni
05 febbraio 2009

MOLFETTA - C'è paura a Molfetta dopo le tre rapine nel giro due giorni, tra martedì e mercoledì, in un supermarket, un panificio e una farmacia. E includendo Giovinazzo, la cifra raddoppia: non è escluso che alcune di esse, e i Carabinieri stanno indagando eventualmente quante, possano essere state eseguite dalla stessa banda, dato che il modus operandi è molto simile. La prima delle tre martedì scorso: rapinato il panificio in Via Madonna dei Martiri da due individui col volto coperto da casco integrale, all'orario di chiusura. Centossessantacinque euro di bottino. E' andata meglio qualche giorno dopo ai rapinatori della farmacia De Trizio, in Via Salvucci: sempre in due (gli stessi?), volto coperto stavolta da passamontagna scuro, pistole alla mano, ma soprattutto, a differenza del panificio, con clienti nell'esercizio, alle 19 circa. Un'ora dopo, ancora in due, ancora in passamontagna, probabilmente gli stessi malviventi hanno portato via addirittura millecinquecento euro dal supermercato Eurospar in Via Caduti sul Mare. Un trend inquietante, in continua ascesa. Ma ciò che più preoccupupa è che, rispetto a qualche tempo fa, i taglierini hanno lasciato il posto alle pistole. Indagano i Carabinieri.
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...ero in giro con la mia autovettura, ieri sera, sosta per panzerotti e focaccia per tutta la famigliola dalla ns. pizzeria preferita... consumazione in macchina, si risparmia. ...giro, rigiro, con l'autovettura, Villa, Borgo, Via S. Domenico.... ecc., i pupi si addormentano... ah, finalmente, un po' di tranquiilità (i pupi sono terribili). ...sosta per le sigarette, mia moglie: "proprio qui ti dovevi fermare, hai visto quello..." - io "fai finta di nulla, l'importante e non gurdarli mai in volto..." (rammentatelo). ...prendo le sigarette, ritorniamo a casa, nel mentre io, a mia moglie: "hai visto qualcosa?" - e mia moglie: "non ho voluto vedere". ...ma, avevamo visto entrambi, in quell'attimo di sosta, avevamo visto perfettamente cosa il tipo stava facendo... è stata una frazione di secondo... da una mano all'altra... color argento... due persone diverse, l'altro era di spalle... il tipo ha incrociato il mo sguardo... occhi che non si dimenticano... occhi della morte... ...colpevolmente abbiamo deciso di non ammettere cosa in un attimo, in un istante avevamo visto... colpevolmente abbiamo deciso di non denuciarlo neanche a noi stessi! ...che strano, eravamo in pieno centro, in una via trafficata, ma il tipo a quell'ora è sempre lì... non si nasconde... lì dove compro spesso le sigarette, quasi sempre alla stessa ora, lì dove io acquisto la mia droga legale.... e altri chissà cos'altro... lì dove il tipo stà sempre, alla stessa ora... a fare la stessa cosa da molto tempo... lo avevamo sempre intuito, purtroppo ieri sera, l'intuito si è rivelato non fallace. Porca vacca, abbiamo sempre avuto l'abitudine di girare, Molfetta, la notte, è splendida... affascinate e... terrificante al tempo stesso, da qualche anno... Stanotte, F.R., va a letto con angoscia e... con tanti brutti interrogativi che gli frullano in testa... il tipo... non si dimentica... ma, soprattutto, non si nasconde... OMISSIS
F.R. quant vorrei che il tuo fosse un racconto di una delle periferie di caracas!!!! E invece stai descrivendo una normale scena di una città come molfetta che a causa di 4 "rbuscat" sta diventando la casal di principe della puglia. Io mi chiedo come si può essere cosi ciechi? Non voglio accusare nessuno ma la differenza da quando manca qualcuno in citta (e non mi riferisco a politici, MA A QUALCUNO CHE PER UNA PROMOZIONE ci ha abbandonati e non posso aggiungere altri indizi) si nota. Questa persona ha condotto una battaglia di pulizia che oggi non si nota. Se qualcuno è latente credo che la politica per i poteri che lo Stato ha affidato al primo cittadino debba intervenire. Sarebbe bello tornare a Molfetta con i soldi fatti in trentino e aprire una bella attività, ma purtroppo questo non può avvenire. Ora a parte tutti i vari commenti che si possono fare (a parte i soliti stupidi che a questi problemi rispondono con frasi fatte e con frasi da liceo classico lette su libri e usati per le tesi di esami)è davvero vergognoso quello che ha descritto FR. Io lo ripeto e purtroppo a malincuore. A molfetta c'e un'amministrazione di centro-destra, in cui la componente della destra è molto forte. E non parlo dei partiti ma delle persone che sono cresciuti nel MSI a pane e sicurezza. Gente che ha partecipato a convegni sulla sicurezza. Gente che si è sempre riferita ad un certo GIANNI ALEMANNO che se venisse a molfetta tirerebbe oltre che le orecchie anche la tessera del partito. Se fossi ancora a Molfetta e se fossi ancora un attivista politico, avrei rimandato la tessera del PDL a Roma dicendo che un partito cosi latente in tema di sicurezza non merita fiducia. A roma Alemanno ha rivoltato la città nel giro di pochi mesi, ma purtroppo di grandi politici ce ne sono pochi. Correte a fare campagna elettorale cari amici. In primavera si vota per le europee. E se non volete essere ridicoli suggerite a qualche politico di maggioranza di non usare la parola sicurezza in campagna elettorale come è stato fatto a natale. Ma tanto parlare è inutile, anche perche alle varie provocazioni non risp nessuno.
Questi delinquenziali avvenimenti, sempre più frequenti nella nostra città, mi fanno ricordare un film del 1963 di Francesco Rosi, "La mani sulla città". Erano gli anni delle grandi "speculazioni" edilizie in Italia. Erano i "palazzinari" che, con gli appoggi politici e le benedizioni ecclesiastiche, avevano la mani sulla città e non solo. Ci fu la devastazione del suolo pubblico e ora ne paghiamo le conseguenze: solo per profitti miliardari e conservazione del potere. I cittadini, come sempre, subivano e arrancavano. Quelle poche voci che si levavano ad ammonire lo scempio e l'ingiustizia in atto, venivano tacitate con ricatti e altro (cosa che avviene anche oggi). Le mani sulla città o le mani in pasta, per dirla più alla popolana, le avevano tutti all'infuori del cittadino contribuente, il vero padrone della città. Ora chi ha le mani sulla città, stando a questi avvenimenti barbari e bestiali? Questi avvenimenti sempre più frequenti e impunibili, fanno capire che la città è nelle mani della delinquenza sempre più organizzata e arrogante. La politica sempre più confusa e impotente a risolvere queste drammatiche e pericolose "sfuggite sociali", cittadini sempre più spaventati, atterriti e convinti che solo con la repressione si possa risolvere il problema. La repressione messa in atto a titolo di emergenza non basta: i risultati lo dimostrano. Strade di città presidiate dai soldati, interventi straordinari contro gli emigrati, venditori ambulanti, cacciate di comunità di rom, risultano sempre più inefficaci e quanto mai inutili. Anzi, riflettendo sugli ultimi avvenimenti, pare che questi interventi fanno aumentare la ferocia e la determinazione dei violenti e degli emarginati. Una delinquenza sempre più sfrontata e pericolosa che sta dilagando anche nei piccoli centri e nelle campagne, le Forze dell'Ordine spesso impotenti e considerate spesso con sospetto dalle Autorità che dovrebbero appoggiarle e sostenerle, una popolazione sempre più vessata, taglieggiata e terrorizzata. Ed è in un simile marasma che cosa fa il Governo, dimenticando volutamente che in uno Stato di Diritto è fondamentale e irrinunciabile il principio della "certezza della pena?". Si fanno "indulti e indultini" peggiorando una situazione di per sè già insostenibile. Inoltre è evidente che mettere in libertà anticipata migliaia di detenuti, che una volta scarcerati, privi di seri controlli, riprenderanno imperterriti la loro precedente attività, non farà altro che peggiorare le cose. Vogliamo discuterne democraticamente? Se proprio si vuole modificare la situazione carceraria lo si può fare ad una sola condizione, che i detenuti sotto stretta sorveglianza siano obbligati a lavorare per la Stato con una retribuzione ridotta. Ne beneficeranno i carcerati che impareranno un mestiere e metteranno da parte qualcosa, e ne beneficerà il bilancio dello Stato. Tanto più che il momento è particolarmente adatto poichè il Governo ha annunciato che è in procinto di dare l'avvio alle Grandi Opere Pubbliche. Il costo di ogni detenuto ammonta a ben 207 euro al giorno, il loro costo quotidiano ammonta complessivamente a 3.539.700 euro, pari a 1.291.990.500 euro l'anno. Una cifra enorme a carico dello Stato, cioè di tutti noi.
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