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Pasquale Mancini, coordinatore del Pdl a Molfetta: abbiamo peccato nella quotidianità
23 luglio 2011

MOLFETTA – Il coordinatore del Pdl, Pasquale Mancini, propone una riflessione sull’attività dell’amministrazione Azzollini.

«Se vogliamo essere oggettivi, e se è concesso discutere un attimo di argomenti extragiudiziari, l’esperienza amministrativa della giunta Azzollini ha portato alla Città indiscutibili benefici e alcuni disservizi su cui occorre intervenire.
È stata superiore alla media l’attività nel settore opere pubbliche (il Centro Storico è un esempio di interventi coordinati e ben realizzati) e riveste indubbio valore la sistemazione dei conti comunali.
Abbiamo peccato nella quotidianità: l’enorme impegno nella realizzazione –strategica- del nuovo porto (resa problematica da una serie di bastoni tra le ruote), l’attenzione al contenimento della spesa e la necessità di risanare mali endemici della macchina amministrativa ci hanno portati per forza di cose ad occuparci meno di quelle piccole vicende quotidiane forse più avvertite dai cittadini.
Non abbiamo trascurato le famiglie meno abbienti né le fasce deboli della popolazione – continua Mancini - ma, in realtà, il decoro dei luoghi comuni, l’ordine della Città e soprattutto le attività di sanzione e controllo avrebbero meritato maggior rigore.
L’intera area compresa tra il lungomare, Piazza Garibaldi e (in particolare) Banchina San Domenico è un esempio di come cattivi comportamenti e mancanza di controlli possano distruggere anche decenni di buon governo.
Una tendenza sempre più forte ha visto i cittadini delegare anche le attività basilari del vivere civile alla politica, non interessarsi alla cosa pubblica ritenuta “sporca”, e questo ha finito per deresponsabilizzare completamente alcune fasce della popolazione.
Certo, leggere il portavoce del PD che scrive dei nuovi quartieri di espansione privi delle opere di urbanizzazione (avrebbe fatto bene a informarsi tra i partiti con cui ha avviato un “proficuo confronto” sui motivi di questa mancanza) e della politica urbanistica disastrosa…con sistematica aggressione del territorio (quando parliamo del PRG di Minervini e Borri che ha di fatto distrutto l’agro molfettese)… fa cadere le braccia.
Ma abbiamo deciso di fare autocritica (presto? Tardi? Noi la facciamo…) e guardare solo al nostro lavoro.
La quotidianità e la qualità della vita dovranno essere al centro delle politiche dell’ultima parte della legislatura.
Proporremo al Sindaco di emettere l’Ordinanza per il Decoro e di creare una delega ad hoc (assessorile o extra assessorile) destinata esclusivamente ad occuparsi di decoro, ordine pubblico, strade, segnalazioni dei cittadini, parchi, villette.
Un numero diretto per le segnalazioni non sarebbe male.
Un punto di partenza».
 
Pasquale Mancini
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Sono impressionato dallo scritto di "Vigile indignato". Tanto per incominciare, desidero scusarmi con lui ed i suoi Colleghi, la maggior parte, che svolgono un lavoro - nelle condizioni in cui SONO costretti a svolgerlo - forse un pò oscuro ma importantissimo, per tutte le critiche probabilmente non tutte meritate. Questo fattaccio ("Mani sulla città", tutto da dimostrare in sede giudiziaria - secondo me c'è poco o nulla da dimostrare, stando anche al tenore della ..."Seconda lettera di Mancini ai Molfettesi" - sta disvelando un mondo sconosciuto. Allora, l'inconsistenza dell'autorità politica, la sua "assenza" criminale, l'attenzione solo a come arricchirsi spinti solo da un pensiero comune - noi siamo bravi e comandiamo, gli altri sono asini e ...così è se vi pare - è una cosa vera; non è un'invenzione dei soliti cittadini musoni, incontentabili, magari comunisti e/o "sinistrati"! Il disagio si avverte anche fra chi è costretto a eseguire ordini, a volte incomprensibili, contro la logica corrente! I danni che la comunità sta subendo, a causa delle "cambiali" ...firmate dal potere durante la campagna elettorale, li patiremo TUTTI, indistintamente (quelli pro e quelli contro), per chissà quanti anni; facciamocene una ragione. Dobbiamo però anche riflettere (come suggerisce l'ineffabile Mancini, solo sul verbo riflettere), anche sulle prossime scelte che faremo, sia in un campo che nell'altro. Forza Cittadini, chissà che questa non sia l'inizio della fine di una brutta avventura, di un sogno (o un incubo) che abbiamo da oltre quindici anni, ma dal quale sembra stiamo svegliandoci). Forza!!! Facciamo capire a chi ci (non) governa che la pacchia - ovviamente, solo per loro - sta finendo!
"Eppur si muove" diceva un po' di secoli fa un Grande Scienziato, perseguitato poi ingiustamente, per aver semplicemente scoperto - cinque secoli or sono - che era la terra a girare intorno al sole e non viceversa. Oggi anche Mancini, se ne è accorto, per fortuna nostra non dopo cinque secoli, ma dopo un tempo politicamente già molto lungo, 10 ANNI! Scopre, che in qualcosa, "da quelle parti" hanno peccato! Beh, non ci aspettavamo certo una pubblica flagellazione, ma neanche una seppur flebile, minima, ammissione, che sì, effettivamente, "da quelle parti" qualcosa non è andata per il verso giusto. Per noi, critici, sino all'ennesima potenza di questa compagine, e del suo DUCE (tale è!), può esser nulla! Ma, "da quelle parti", può essere una vera "rivoluzione copernicana" (giusto per rimanere nella metafora astronomica). Sta bleffando, o sta facendo sul serio l'istrionico segretario del PDL? Non lo sappiamo. A parer mio sta bleffando, ma non posso esserne certo al 100%. C'è solo un modo per saperlo: accettare la posta ed andare a vedere quali sono le carte che ha in mano! Tanto per iniziare, Esimio Segretario del PDL, in questo nuovo scenario, in questa nuova prospettiva politica, che fate, vi tenente ancora in sella (giusto per fare un esempio), tutta la compagine assessorile così com'è? Insomma tutte le responsabilità politiche, sono ascrivibili solo "all'agnello sacrificale"? A "don Piuminos de los Villones". E solo lui? Tutti gli altri, dico, "stanno ancora a casa in affitto", oppure? Tu hai compreso BENISSIMO! E' CHIARO SUI Consiglieri comunali, lo sappiamo, potete fare ben poco, per cui se un bel dì, alla procura dovessero scoprire che a pinco pallino gli sono "piovuti dal cielo", un po' di appartamenti, negli ultimi anni, senza mutui, i consiglieri, si sa li sceglie il popolo. Per cui se in 5 anni fosse riscontrato che si sono improvvisamente arricchiti... Ma gli Assessori, no, e allora? Che state aspettando? L'autocritica va bene, se viene seguita da "atti conseguenti". State confidando ancora nella buona sorte? Certe cose oramai sono di dominio pubblico, e non è assolutamente pensabile, a questo livello della vicenda, che a chi di dovere possa sfuggire "l'edera del mattone". Do you remember "mazzareidd" "area ex palbe..." Buona riflessione Segretario...


Caro Mancini, vorrei porti solo qualche domanda; padronissimo di non rispondere, tanto lo so, lo sappiamo che per voi ...uomini politici, la comunicazione e a senso unico: prendere o lasciare, o accettare quel che dite, oppure siamo faziosi, comunisti, disfattisti, che non abbiamo prospettive! Ma veniamo alle domande: 1) Che cosa ci puoi dire di come valuti la circostanza che un alto funzionario sia stato arrestato (magari per un - il solito - errore giudiziario, ma si vedrà) per tutte le malversazioni, alcune evidenti? 2) Nella tua scala di valutazioni sull'operato del sindaco e della giunta, quanto valuti l'asserita NON conoscenza dei fatti contestati (in particolare dal sig. UVA, che non ha ancora fiatato!)? 3) Pensi anche tu che si tratta del solito atto di giudici forcaioli e politicizzati? 4) Parli della cosa pubblica come qualcosa di "sporco". Non pensi invece che la sporcizia o la pulizia (della "res-publica") dipenda da chi la maneggia (e magari festeggia)? 5) Perché ti stupisci dell'atteggiamento dell'Opposizione? Che cosa ti aspettavi? Che dopo come sono stati trattati, e come avete e continuate a farlo, sia loro che i Cittadini, ci beviamo i vostri atti di contrizioni, ancorché VERI? 6) Infine, caro giovane amico, ti rammento che se non fosse successo quel che è successo e non sappiamo ancora cosa verrà, avremmo forse letto un comunicato di questo tenore? Adesso chiedete riflessione? E per giunta spacciando la richiesta a fine di bene comune? E finora dove era il BENE COMUNE? Grazie per una tua NON risposta, tanto, sono solo un comune cittadino, e figurati se sono degno della tua attenzione.
Mancini, in altre occasioni mi sono permesso di definire l'attuale amministrazione "CON LE DITA NEL NASO". La Tua riflessione, in buona sostanza, conferma la sensazione che l'attuale Amministrazione abbia "le dita nel naso": Tu la definisci come "peccato nella quotidianità". Vero: ogni giorno bisogna "lavarsi" e "pettinarsi". Fuor di metafora, ogni giorno è necessario esercitare i controlli previsti ed eventualmente comminare sanzioni; ogni giorno è necessario verificare il presidio effettuati dai VVUU (l'assessora ha nulla da dire sulle presunte vessazioni effettuate da R.A.?), ogni giorno è necessario aver cura dei giardini; ogni giorno è necessario mandare in giro lo scooter che aspira le feci canine; ogni giorno è necessario sanzionare i commercianti sporcaccioni che non hanno cura dei luoghi pubblici che i loro clienti sporcano; ogni giorno è necessario sanzionare chi parcheggia in doppia e tripla fila davanti alla Cattedrale e davanti ai bar della zona; ogni giorno è utile e doveroso verificare che i rifacimenti stradali effettuati dalle ditte autorizzate a scavi, siano eseguiti a regola d'arte; ecc, ecc. Come vedi, cose minimalissime, tipiche di un'amministrazione che usa le dita in maniera non impropria. Questa città, per intanto, ha urgente bisogno di "normalità" poi, se avanza il tempo e ne siete capaci, di progettualità. A proposito, evitate di "tenere le dita nel naso" quando annunciate lavori pubblici (strade, rifacimento di corso umberto, ecc, ecc,) con l'unico intento di distogliere l'attenzione della gente dalla quotidianità e di spostarla in un futuro improbabile e apparentemente fuori dalla Vs portata. P.S. Vero è che parte di tale situazione l'avete anche ereditata, ma con l'attuale amministrazione ha raggiunto vette di criticità, difficili da superare



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