Parla ancora molfettese la Guida Michelin 2019 con gli chef Pisani, Lo Basso, Porcelli e Bufi
Fabio Pisani
MOLFETTA – Parla ancora molfettese la Guida Michelin 2019 con Fabio Pisani unico con 2 stelle per il ristorante “Il Luogo di Aimo e Nadia”; seguono, con una stella, Felice Lo Basso per il suo Felix Lo Basso Restaurant, Mario Porcelli per l’Alpenroyal Gormet di Selva di Val Gardena e Maurizio Bufi, per Villa Giulia, a Gargnano, in provincia di Brescia. Nessuno chef opera in un ristorante pugliese, ma tutti al Nord. La nostra regione si trova nella parte bassa della classifica con 10 ristoranti, mentre la Basilicata ne ha uno solo a Matera: Vitantonio Lombardi.
Un ottimo risultato, comunque, quello degli chef di Molfetta, se solo si pensa che altri ristoranti quotati hanno perso le loro stelle, soprattutto nelle grandi città come a Roma con la Stazione di Posta, il Magnolia e perfino Antonello Colonna. A Milano, già bastonata lo scorso anno, quest'anno retrocede Armani e non sorge nessun nuovo astro.
C’è stata una coda polemica al Teatro Regio di Parma alla presentazione della Guida Michelin 2019 per l'assoluta mancanza di donne nella pattuglia delle 29 nuove Stelle e la mancanza al vertice di chef del Sud.
La Lombardia è la regione più premiata (60 ristoranti), seguita da Piemonte (45) che strappa il secondo posto alla Campania (43). Seguono Veneto (39) e Toscana (36). Tra le province, Roma perde il primato dello scorso anno per un solo macaron: 23 contro i 24 di Napoli. Bolzano è terza (21), seguita da Milano (18) e Cuneo (17). Emilia Romagna (33), Piemonte (29), Lombardia (28), Toscana (27) e Veneto (24) sono le regioni con più Bib Gourmand, dove si mangia spendendo circa 30 euro.
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