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Parigi vista dalla bicicletta, sport e cultura in vista del Giro d'Italia a Molfetta
05 maggio 2014

MOLFETTA - “Questa sera un pezzetto di Parigi è a Molfetta” afferma Cesare Nissirio, direttore del Museo Parigino a Roma, che ha affrescato presso il Museo Diocesano molfettese la Parigi dell’800-900, vista dalla sella della bicicletta.

Una mostra, dedicata a Vittorio De Sica e che vede Piero Angela come suo testimonial, costola della precedente dedicata ai trasporti, che ha donato al Comune di Molfetta un indissolubile binomio di sport e cultura e che non poteva che essere accolta con grande entusiasmo dall’amministrazione tutta.

‘’Finalmente Molfetta è tornata ad essere una città illuminata’’, annuncia Nissirio nella sala conferenze del museo, con una disarmante sincerità  mista alla consapevolezza dell’importanza della cultura, il cui peso si fa sentire in una città turistica come la nostra solo lì dove ci sia un’amministrazione pronta ad accoglierla.

Il direttore è infatti affiancato dall’assessore alla cultura e al turismo Betta Mongelli, la quale, portati i saluti del sindaco Paola Natalicchio, la cui presenza è stata impedita dalla partenza anticipata, definisce la mostra tematica “attraversata dalla ricerca del bello”. Alla sua sinistra, l’assessore allo sport Serena La Ghezza, che dipinge la bicicletta come uno strumento per assaporare la bellezza dei paesaggi e il prof. Raffaele Tatulli, coordinatore generale della manifestazione, che evidenzia come tale mostra sia un esempio di sport che diventa arte, ancora una volta  grazie al gancio della cultura (nella foto: De Palma. Mongelli, Nissirio, La Ghezza, Tatulli).

Dopo i numerosi ringraziamenti al comitato d’onore, al comitato organizzativo ed agli sponsor, il microfono passa al presidente regionale FCI, avv. Pasquale De Palma, il quale riconosce che il 2014 abbia portato con sé una Puglia più consapevole, che coglie il Giro d’Italia nella sua essenza: vivere le città. Dopo il 2010, in cui si ottenne solo l’asfalto di metà carreggiata, quest’anno vede finalmente la realizzazione del progetto delle piste ciclabili (la prima delle quali farà da ponte tra la stazione e le scuole superiori) e concretizza il sogno di una “Molfetta in bicicletta”.

La presentazione dell’iniziativa lascia il posto alla vera e propria visita guidata che mostra  agli spettatori la “Paris en vélo”, la cui essenza è colta attraverso un’antologia di immagini, “schegge di cultura”.

L’obiettivo della mostra è creare suggestione, fantasia – afferma Nissirio – la cui competenza accompagna una personalità carismatica tale, da renderlo una guida perfetta per trasportare i presenti in un mondo passato, ma non per questo obsoleto, fatto di charme e di incanto, dove il trillo dei cellulari è sostituito da quello del campanello del vélo.

Dal célérifère del 1790 alla “maglia gialla”, dal monociclo francese alla foto di Coppi e Bartali, in un percorso che intreccia la storia del Tour de France a quella del Giro d’Italia, la bicicletta è guardata attraverso la lente dello sport, dell’arte, della moda, del cinema e della musica. Infatti, canticchiando simpaticamente “Ma dove vai bellezza in bicicletta, così di fretta pedalando con ardor”, Nissirio ricorda come la bicicletta non abbia indossato solo i pantaloni ma sia stata anche in gonnella, diventando persino strumento di emancipazione; o ancora come questo mezzo seducente abbia conquistato e continui a conquistare le grazie dei fanciulli, a cavallo di piccole selle, immortalati in creative cartoline.

E la lista è ancora lunga, proprio perché, che sia in primo piano o incastonata nello sfondo, ritroviamo la bicicletta in ogni ricordo della Parigi in bianco e nero, come fosse un valore inscindibile dall’identità parigina del tempo. Essa dovrebbe essere ancora oggi –come ha affermato il Sindaco –veicolo potente di un messaggio di sostenibilità. Il simbolo di uno stile di vita responsabile.

Al termine della mostra, ‘’tarallucci e vino’’, offerti da Delizie Italia, chiudono questa  prima parte di un’iniziativa che animerà il Museo Diocesano molfettese, grazie alla disponibilità del direttore Don Michele Ambrosini, anche il 12 maggio con la presenza di campioni del ciclismo e del ciclocross e il 17 maggio con un concerto con musica francese animato dalla voce dello stesso Cesare Nissirio.

© Riproduzione riservata

Autore: Gaia Giancaspro
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