Parco di Mezzogiorno a Molfetta, a primavera aprono i cantieri
Previsti interventi per un circa un milione e mezzo di euro
L'ingresso del parco Baden Powell
MOLFETTA - Ok al progetto esecutivo per la riqualificazione e la rifunzionalizzazione del Parco di Mezzogiorno “Baden Powell" a Molfetta. I progettisti hanno consegnato il progetto esecutivo in queste ore. I cantieri, con ogni probabilità, saranno aperti entro la primavera, dopo ben 13 anni di attesa, anche qui per gli errori della giunta di centrodestra di Antonio Azzollini: “abbiamo sanato le ferite” ha detto il sindaco Minervini.
Nei prossimi giorni il progetto, che tiene conto delle indicazioni fornite dagli stakeholder locali e delle indicazioni giunte da un lungo percorso partecipativo, sarà sottoposto all’attenzione dell’esecutivo comunale, per l’approvazione. Poi si passerà all’apertura del bando di gara e al successivo affidamento dei lavori.
Il parco sarà sottoposto ad interventi per quasi un milione e mezzo di euro (1.450.000,00) che prevedono la realizzazione di quattro aree tematiche su una superficie complessiva di 29mila metri quadrati. A lavori ultimati, all’interno del parco, tra le altre cose, ci saranno un’area relax, un giardino sinergico, aree giochi, un orto didattico, un’area eventi, un blocco servizi con guardiania, punto ristoro e infermeria, un percorso benessere, piste ciclabili, il giardino degli odori con piante aromatiche, un percorso avventura, un giardino per la meditazione. E ci sarà pure uno spazio riservato agli amici a quattro zampe. Prevista anche la realizzazione di acque per la raccolta delle acque piovane da utilizzare per irrigare le aree verdi tutte munite di sensori per evitare che l’impianto di irrigazione possa entrare in funzione quando il sole è alto. Il parco sarà dotato anche di un servizio di videosorveglianza.
Soddisfatti per questo risultato il sindaco Tommaso Minervini e l’assessore ai Lavori Pubblici, ironicamente definito “cantiere perenne”. Dichiarazioni trionfalistiche: “finita la stagione dei parolai”, “siamo alla svolta”, solo noi siamo capaci di rilanciare la città e così via, che l’ufficio propaganda del Comune ha enfatizzato, senza precisare dove il Comune prenderà i soldi per queste opere: dal fondo del porto o indebitandosi ancora di più?