Paola Natalicchio proclamata sindaco di Molfetta
Non scelto a caso, il Chiostro della Fabbrica di San Domenico ovvero uno dei luoghi più simbolici per la città, uno dei beni artistici più belli di Molfetta, apre al percorso del nuovo sindaco della città, Paola Natalicchio, ospitando la sua cerimonia di proclamazione. E’ stato il vice commissario dott. Volpe a proclamare la sua elezione e a metterle la fascia tricolore. Ad attendere il sindaco una platea variegata, i suoi sostenitori, la gente comune, e soprattutto i bambini, a cui è andato il suo primo pensiero nel suo discorso post proclamazione. Tutti quei bambini che durante la campagna elettorale le hanno letteralmente “tirato la giacca”, confidando in una città che ascoltasse anche le loro di esigenze, tra cui suo figlio Angelo. Si parte dagli “ultimi” insomma, da coloro che hanno più bisogno di essere ascoltati e di trovare conforto in una città a dimensione di bambini, anziani, malati e più in generale di giovani, dichiara la Natalicchio. Colei che si definisce essere da ora in poi solo una “serva” al servizio della sua città, una donna che salirà al palazzo città, col sostegno di tutti in questo cammino per riportare l’equilibrio in città. Ed è proprio l’equilibrio la parola chiave attorno alla quale graviterà il suo operato. Equilibrio nel consiglio comunale in cui si darà ascolto all’opposizione capeggiata dal candidato sindaco del centrodestra sconfitto Ninnì Camporeale, equilibrio tra periferia e centro a cui bisognerà ridare la vita, ma equilibrio, dichiara, significa anche trovare spazio nel territorio Italia per uscire dal provincialismo in cui Molfetta si è sempre cullata, rimanendo spesso fuori dal mondo crogiolandosi nei suoi pregiudizi. Certa che con lei si chiude una campagna elettorale caratterizzata dai toni alti ed aspri, ora si apre una nuova stagione in cui la parola odio, dichiara la Natalicchio, sarà letteralmente bandita per dare spazio all’equilibrio ed alla bellezza, che la faranno letteralmente da padrone. Consapevole che tanti in lei ripongono, forse, l’ultima speranza per restare nella nostra città. Così il nuovo sindaco, che si dichiara una “brava ragazza di strada” memore di un percorso costellato da sacrifici come la gran parte della popolazione, promette a tutti i suoi cittadini, a tutti coloro che l’hanno eletta, ma soprattutto a coloro che non la hanno votata, fedeltà. La sua fedeltà e devozione, quella del consiglio comunale e quella della giunta da nominare. Fedeltà alla città significa, nell’accezione da lei manifestata, lavorare nell’esclusivo interesse dei cittadini per tutti e cinque gli anni dell’incarico. Un incarico che non sarà certo facile da sostenere, ma ora che quella fascia tricolore posa sulle sue larghe spalle, dichiara di non sentirne il peso, bensì la leggerezza. Non sono mancati, infine, i ringraziamenti calorosi ai movimenti che la hanno sostenuta tra cui Signora Molfetta, Linea Diritta e Rinnovazione ed ai partiti tra cui spicca Rifondazione Comunista, grazie ai quali e senza dei quali forse non si sarebbe giunti al risultato della vittoria del sindaco Natalicchio del centrosinistra. Con questa proclamazione simbolicamente potremmo affermare che si chiudono anche i festeggiamenti post - elezioni, ora inizia la vera “sfida”: Molfetta attende che le parole, le promesse della campagna elettorale si tramutino in fatti concreti. Non ci resta che ribadire i nostri auguri di buon lavoro al neo sindaco ed alla sua squadra tutta.