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Panettoni, ristoranti e giocattoli: il triste avanspettacolo di Mariano Caputo a Molfetta L'esponente di “Molfetta futura” denuncia presunti sprechi e irregolarità dell'amministrazione Natalicchio in una conferenza stampa tenutasi presso una fabbrica S. Domenico mezza vuota. Ma la serata tra scontrini e l'accusa di aver caricato punti spesa su tessere di supermercato sconfina nella farsa. Assenti tutti i consiglieri comunali del centrodestra, presenti alcuni del centrosinistra come la consigliera comunale del Pd Annalisa Altomare
21 dicembre 2015

MOLFETTA - Alla fine il senso della serata è tutto nello sguardo assente e un po' senza speranza del senatore Antonio Azzollini, in prima fila alla conferenza stampa organizzata dal consigliere di “Molfetta Futura” Mariano Caputo (foto) presso la Fabbrica di San Domenico. Doveva essere il trampolino di lancio dell'ambizioso avvocato, celebre anche per le sue velleità canore in consiglio comunale e in cerca di vetrine importanti per accreditarsi agli occhi del potente senatore sempre più solo sul viale del tramonto.

E invece è stata l'ennesima dimostrazione che a destra non c'è proprio più vita. Mentre anche Carmela Minuto fa le valigie (come ha dimostrato l'ultimo consiglio comunale nel quel l'ex big del centrodestra ha concesso il suo voto determinante in quella seduta alla maggioranza) e armi e bagagli cerca di saltare dall'altra parte della staccionata, sperando di seguire la fortunata traiettoria politica di Lia De Ceglia (ex Pdl, ora Pd) e mentre Saverio Tammacco e tutto l'ex stato maggiore di Forza Italia si imbarca sull'accogliente vascello del centrosinistra regionale guidato da Michele Emiliano, in città a destra, a ballare l'alligalli sono rimasti in pochini. Tra questi Mariano Caputo, avvocato, ex assessore ai Lavori Pubblici, che convoca una presunta conferenza stampa (ma non invita noi di “Quindici” che comunque con spirito di servizio abbiamo partecipato) per denunciare presunti sprechi e irregolarità perpetrati dall'amministrazione di centrosinistra di Paola Natalicchio. Davanti a una manciata di simpatizzanti, qualche curioso (tra i quali si annoverano gli ex dc Annalisa Altomare e Lillino Di Gioia) e nessun consigliere di centrodestra (l'opposizione ha clamorosamente disertato l'imbarazzante serata, mentre la consigliera del Pd Annalisa Altomare ha partecipato), Caputo, proiettore alla mano manda su un pannello delibere di giunta, ricevute fiscali, scontrini di pranzi e cene e ci racconta di “un sistema cronico che raggira la legge”.
Ha dato già prova di buone doti canore, ma in questa serata tenta la sorte come cabarettista. La partenza è niente male: “non mi fermate, non mi bloccate: io continuerò a cantare, continuerò a parlare perché la città deve sapere. Non mi fermo. Sono l'ultimo baluardo dei cosiddetti romantici. I romantici sono i passionali, quelli che ci mettono l'anima che credono nel bene del paese. Non siamo neoclassici. Ugo Foscolo nella sua ultima lettera di Jacopo Ortis racconta: credevamo fosse arrivato il liberatore e invece ha tradito tutto il popolo, tutte le categorie. Proprio come è avvenuto a Molfetta con Paola Natalicchio” (paragone che tra l'altro dovrebbe lusingare il nostro primo cittadino: il traditore additato da Jacopo Ortis era Napoleone Bonaparte).
La sala segue in silenzio, il sen. Antonio Azzollini (che deve essersi reso conto di quanto sia ampio qui a Molfetta il deserto attorno a lui) sbadiglia. E' una commedia di bassa lega, avanspettacolo da anni Ottanta, di quei film che girano ancora la notte sulle tv locali: più Alvaro Vitali che Alberto Sordi.
E così Caputo denuncia “le irregolarità” e “la pidocchieria” dell'amministrazione brandendo uno scontrino dell'Ikea liquidato alla segretaria del sindaco Patrizia Nappi,11 euro: “siete ridicoli! Con cinque fornitori di cancelleria che abbiamo a Molfetta andate all'Ikea, ma idioti come siete vi fate caricare i punti sulla tessera punti!! E lo fate usando la tessera di una persona che non lavora per il Comune. E' un reato, questo! Vergogna!”.
Altra pietra dello scandalo sarebbero alcuni panettoni acquistati dal Comune dal supermercato Dok nel dicembre del 2013: “anche in questo caso sono stati caricati dei punti sulla scheda, precisamente 61. Vengono acquistati 21 panettoni Maina. Panettoni contabilizzati solo a marzo. Una pidocchieria incredibile ma soprattutto ci chiediamo: a chi sono stati dati in beneficenza? Manca qualsiasi giustificativo qui. Se verrò chiamato dalla Procura potrò dire a chi sono stati dati tali panettoni”.
L’improbabile j'accuse di Caputo non si interrompe: sotto la sua “tremenda” lente di ingrandimento finiscono anche 421 euro di giocattoli spesi dal Comune per una donazione all’Università Popolare Molfettese in occasione della Befana di un anno fa, come ha spiegato il sindaco in una nota stampa. Caputo non ha dubbi: “I soldi sono stati spesi da Bepi Maralfa ma per chi? per lui? O per i bambini bisognosi? Ma chi sono questi bambini? Questa è la legalità del vicesindaco Maralfa? Mentre Piero de Nicolo un anno fa  ha dovuto dimettersi per una faccenda molto più piccola, Bepi Maralfa che in quell'occasione ne aveva chiesto le dimissioni, oggi resta al suo posto anche se avrebbe dovuto dimettersi per dignità”.
Infine il guanto di sfida lanciato a noi di Quindici: “ se avete il coraggio pubblicate lo scontrino del ristorante del sindaco”. Si tratta di una cena tenutasi a Torino dopo un corso di formazione dell'Anci svolto dal sindaco insieme al consigliere del Pd Giuseppe Percoco. Caputo ci ricorda che: “è falso che il sindaco mangia solo panini. Il sindaco in realtà frequenta ristoranti e spende somme difficili da giustificare solo per una persona ("stratosferici" 44 euro, ndr): delle due l'una. O mangia per due (seguono squisite battutine provenienti dalla platea sulla linea del primo cittadino, ndr) oppure ha mangiato in compagnia e si è fatta rimborsare anche lo scontrino dell'altra persona. Mangia due piatti di pasta fresca, due tagliate, tre calici di vino, un'acqua e una birra. Caffè a parte. Il sindaco è una bugiarda! Dovrebbe intervenire la corte dei conti! Tra l'altro si muove anche in taxi altro che mezzi pubblici”.
Caputo si indigna, brandisce gli scontrini, chiede alla stampa di svegliare la città, di denunciare lo stato di degrado etico nel quale è precipitata. La platea applaude, qualcuno ride, ma l'imbarazzo serpeggia evidente (forse ci si aspettava di più di 44 euro di sprechi).
Gli strali del consigliere canterino sono indirizzati anche a incarichi e consulenze fiduciarie. Grida allo scandalo, chiede che la città si ribelli. Infine l'appello: “noi eravamo trasparenti e voi? Siete inconcludenti, fallimentari. La città è in ginocchio perché guidata da un sindaco sfacciato e presuntuoso che non ammette di aver bisogno degli altri, ma la città l'ha capito. Questa città merita molto di più”.
C'è tempo ancora per qualche applauso poi il proiettore si spegne, Azzollini saluta Caputo e guadagna rapido l'uscita, sperando di scrollarsi rapidamente di dosso l'imbarazzo nel quale è precipitata la serata. L'ha capito: per trovare un candidato sindaco appena decente bisognerà guardare molto più lontano.
Dello scandalo “Mani sulla città” (sono appena state rinviate a giudizio 29 persone per l’inchiesta sui presunti illeciti edilizi compiuti a Molfetta e tra i quali spicca il responsabile dell’epoca dell’Ufficio territorio del Comune di Molfetta ing. Rocco Altomare tecnico di fiducia dell’allora sindaco sen. Antonio Azzollini ) e dell'operazione D'Artagnan (le indagini sulla presunta maxitruffa da circa 150 milioni di euro legata alla costruzione del nuovo porto di Molfetta e che coinvolge in primis proprio Azzollini) nemmeno l'ombra.
Tangenti, corruzione, illeciti vari.  Chi vuoi che rida per una roba così?

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Autore: Onofrio Bellifemine
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Ecco: C.V.D.. Mi sbagliavo. In un mio post in un'altra news-letter (quella nella quale si documentava l'intervento del Sindaco a mostrare le sue spese), suggerivo che il sig. Caputo, dopo questi chiarimenti, forse avrebbe disdetto la conferenza. C.V.D.: non ne azzecco una, mi sbagliavo. L'avv. Caputo conferma che è vivo e sempre più virulento, specie nella sua "fase canora": continuerà - lo dice lui stesso - ad allietare l'Assemblea coni suoi gorgheggi. E se qualcuno si dotasse di uova e verdure???? Ma no, sarebbe oltraggioso (forse non tanto per l'avv. Caputo, ma per l'Assemblea medesima). Una mia solita riflessione dopo la lettura della cronaca dello show. L'avv. Caputo chiosa: 'io vorrei chiamare la Procura: potrei dire a chi sono andati i 21 panettoni Maina acquistati dall'Amministrazione. Spesa presumibile? forse meno di 150 €! Fa bene ad usare il condizionale. Chissà come reagirebbe la Procura - già oberata com'è, alle prese con gli scandali presenti. Qundi... Un'ultima cosa che mi lascia alquanto stupito è il fatto che - a detta dell'estensore dell'articolo - mancava quasi del tutto la delegazione del C.D. al Comune, mentre era ben presente (allineata e coperta: uso il gergo militare) la Consigliera dott.ssa Altomare, con l'"inseparabile" ing. di Gioia. Ci sta tutto: si continua con la 'lotta continua'?; ma non è finita qui: l'avv. Caputo che prende le difese dell'avv. De Nicolo. Dopo questo le avrò viste tutte. Ora mi aspetto, ad esempio, che il sig. Zaza difenda il sen. Azzollini!!!!! La politica dovrebbe essere l'arte di rendere possibile l'impossibile. Quale dimostrazione più efficace di questa????





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