Palestra negata, la replica di insegnati e genitori della Valente
Dopo l’articolo pubblicato sulla rivista mensile “Quindici” di aprile
Dopo l’articolo sulla palestra negata e l’ira dei nonni, pubblicato sulla rivista mensile “Quindici” di aprile, gli insegnanti e i genitori della scuola primaria “Valente” hanno inviato una replica a noi, al sindaco Minervini, al direttore dell’Ufficio regionale scolastico della Puglia Giuseppe Silipo e per conoscenza alla dirigente scolastica della Scardigno-Savio Nicoletta Paparella. Ecco il testo della lettera: «La scuola primaria “V. Valente” negli ultimi tempi è salita agli onori della cronaca su sollecitazione di fake, false informazioni o opinioni personali che mal si sposano con la funzione istituzionale della scuola. Noi, docenti e genitori delle alunne e degli alunni della scuola primaria “V. Valente”, scriviamo con l’unico obiettivo di fare chiarezza e fornire corrette delucidazioni in merito, senza voler in alcun modo puntare il dito contro qualcuno, ma richiamando ciascuno alle proprie responsabilità professionali ed istituzionali. Riepilogando: la scuola primaria “V. Valente”, appartenente all’Istituto Comprensivo “R. Scardigno - San D. Savio” di Molfetta, è stata accusata di non rispettare il diritto allo studio delle alunne e degli alunni frequentanti le cinque classi di scuola primaria appartenenti all’Istituto Comprensivo “Battisti - Pascoli” e allocate presso il plesso “Levante”; la causa sarebbe il diniego di utilizzo della palestra della scuola “V. Valente”. Le motivazioni del negato assenso sono diverse e riconducibili a fattori di carattere normativo, gestionale e didattico. In primis: le Linee Guida della Regione Puglia, nell’evidenziare l’esigenza di subordinare la costituzione di un nuovo punto di erogazione alla valutazione della presenza di servizi (numero aule, laboratori, palestra, biblioteca, connessione ad internet...), sottolineano l’impossibilità di istituire una nuova scuola laddove ne sussiste già un’altra dello stesso ordine e la non attribuzione di uno stesso ambiente scolastico a due differenti Dirigenti. Tanto premesso per chiarire l’esclusiva appartenenza della palestra in questione alla scuola “V. Valente” con conseguente competenza sulla stessa della sola Dirigente Scolastica Prof.ssa Nicoletta Paparella e NON, come erroneamente riportato nel testo dell’articolo pubblicato sulla testata giornalistica Quindici nel mese di aprile c.a., di competenza anche dell’Istituto “Battisti - Pascoli”. Al di là di questioni apparentemente aleatorie, ma comunque sostanziali, occorre portare alla conoscenza di tutti la disponibilità manifestata dalla scuola “V. Valente” nel cedere spazi (ci si auspicava TEMPORANEAMENTE) all’Istituto “Battisti - Pascoli” per allocare le proprie classi a seguito di lavori (interminabili!!!) in corso presso la Scuola Secondaria di I grado “G. Pascoli”. Nello specifico, la scuola “V. Valente” ha dovuto cedere e rinunciare al proprio refettorio, determinando serie difficoltà alle classi a tempo pieno che usufruiscono del servizio mensa (allocate al primo piano dell’edificio, con conseguenti difficoltà anche per gli addetti che dispensano i pasti). Inoltre, sempre per spirito di accoglienza e ospitalità, sono stati rimossi e resi non più operativi i laboratori scientifico e d’informatica, (con ripercussioni sull’attività didattica dei piccoli frequentanti la scuola “V. Valente”). Di conseguenza, la palestra è diventata un ambiente di apprendimento utilizzato sia dalle classi di scuola primaria che dalle sezioni dell’Infanzia “A. Capitini”, allocate nel plesso “V. Valente” da ben cinque anni. Pertanto, nell’ambiente in questione si svolgono, oltre alle attività di Educazione Motoria, anche attività didattiche per classi aperte e per sezioni, essendoci nel plesso classi formate da ben 23/24 alunne/i che necessitano sovente di un ambiente più ampio rispetto a quello della propria aula. Si comprenderà, pertanto, che risulta già complesso poter garantire il diritto allo studio di oltre 250 alunne e alunni di scuola primaria e di circa 80 bambine e bambini di scuola dell’infanzia, pur nel riconoscimento dell’impegno profuso dalle/gli insegnanti nella loro quotidiana azione didattica. Tanto premesso, auspichiamo che possa essere individuata una soluzione alternativa rispetto a quella richiesta dall’Istituto “Battisti - Pascoli”, al fine di garantire gli stessi diritti e le stesse opportunità agli alunni frequentanti le classi di scuola primaria presso il plesso “Levante”. Per concludere: insegnanti e genitori della scuola “V. Valente” si permettono, con il dovuto rispetto, di ricordare a tutti (genitori, nonni...) che, nel momento in cui si sceglie la scuola a cui· iscrivere un/a bambino/a, si ha il dovere di verificare la presenza o meno di servizi indispensabili a garantire il diritto allo studio del/la minore, servizi che, a quanto sembra, non potevano e non possono ancora essere garantiti, né tantomeno forniti dalla Battisti - Pascoli».