Ordine del giorno sull'inquinamento elettromagnetico in consiglio comunale
MOLFETTA – 17.11.2002
Il problema delle antenne e dell'inquinamento elettromagnetico ha avuto una eco in consiglio comunale, dove il consigliere di Rifondazione Comunista, Antonello Zaza, allo scopo di promuovere ogni iniziativa utile a salvaguardare la salute dei cittadini da eventuali malanni derivanti da inquinamento elettromagnetico prodotto dall'installazione e attivazione di antenne per la telefonia mobile, imminenti nella nostra città, ha presentato il seguente o.d.g., approvato all'unanimità dall'assemblea cittadina:
“Il Consiglio comunale premesso che
*l'introduzione del Decreto legislativo 4/9/2002 n°198 toglie di fatto ogni potere regolamentare agli enti locali in materia di installazioni telefoniche, radio e televisive;
*sul territorio comunale sono previste installazioni e/o attivazioni di antenne per la telefonia mobile a breve e a medio termine, tra cui quella prevista in Via Martiri di Via Fani e Via Scarlatti;
*in seguito al Decreto legislativo n°198 l'Alcatel, che si era impegnata a firmare un protocollo d'intesa con il Comune al fine di individuare nuovi siti per l'installazione delle antenne radio, alternativi a quelli di Via Martiri di Via Fani e di Via Scarlatti, ha di fatto rinunciato a tale opzione, intimando l'immediata attivazione dell'antenna già installata sullo stabile di Via Martiri di Via Fani;
considerato che
*la Legge costituzionale n°3/2001 capovolge l'ordine degli enti tra i quali i poteri sono distribuiti, ponendo al primo posto per le funzioni amministrative il Comune, e tale vincolo della attribuzione prioritaria delle funzioni ai Comuni vale tanto per le leggi delle Regioni quanto per quelle dello Stato;
*il Decreto legislativo n°198, in contrasto con quanto sopra detto, ribalta la posizione dei Comuni a favore dei gestori della telefonia mobile, che ora possono avvalersi di una semplice comunicazione di inizio di attività (DIA) per gli impianti con potenza inferiore a 20 watt e abbisognano di sola autorizzazione, con il meccanismo del silenzio assenso, negli altri casi;
*le stazioni radio base, come stabilito dal Decreto Gasparri, 'sono compatibili con qualsiasi destinazione urbanistica e sono realizzabili in ogni parte del territorio comunale, anche in deroga agli strumenti urbanistici e ad ogni altra disposizione di legge o di regolamento', e con espressa deroga alle disposizioni di cui all'art.8, comma 1, lettera c) della Legge 22/2/2001, sulla base esclusivamente delle procedure definite dal decreto in esame;
*in base alla sopraccitata modifica dell'art.5 della Costituzione i Comuni possono sollevare conflitto di attribuzione 'direttamente' alla Corte costituzionale,
DELIBERA
di dare mandato al Sindaco di verificare la possibilità giuridica di sollevare direttamente innanzi la Corte costituzionale il suddetto conflitto di attribuzione, dando mandato al Sindaco per la sottoscrizione dei relativi atti.”