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Oggi all'ospedale di Molfetta, presentazione del menu islamico

11 febbraio 2009

MOLFETTA - Questa mattina alle 13.15 all'Ospedale di Molfetta (foto) ci sarà la presentazione ufficiale del progetto sperimentale del menu islamico, in collaborazione con la Ditta “La vivenda”. Con la partecipazione del direttore generale avv. Lea Cosentino, nella mensa saranno allestiti piatti tipici della cucina islamica, che potranno essere serviti agli ammalati di quella religione.

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Red Devil

16 Febbraio 2009 alle ore 00:00:00

Sig.Vito Grossano da USA, la sua domanda è troppo profonda e intelligente a cui è difficilissimo rispondere, almeno per quanto mi riguarda. Spero per Lei, qualcun'altro lo faccia. Auguri.

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Roland Eagle

16 Febbraio 2009 alle ore 00:00:00

Un profondo grazie e un sincero abbraccio alle donne Maria Grazia Lorini e Ezia Rafanelli, per aver espresso quello che solo la sensibilità e il sentimento universale femminile sa fare. Grazie per aver illuminato il buio pesto, esistente in certi valori.

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Vito Grossano

15 Febbraio 2009 alle ore 00:00:00

Esprimendo la mia opinione , ho una domanda, se un italiano finisce in ospedale in una nazione straniera, l'ospedale ha un menu` italiano nella loro vivenda?

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Altamura Felice

14 Febbraio 2009 alle ore 00:00:00

Grazie a tutti. Dirigenti, operatori, tutti. Sig. Mongelli: si vergogni e si faccia una bella doccia ghiacciata. " Quanti pani hai?"

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Red Devil

14 Febbraio 2009 alle ore 00:00:00

Per sapere certi pensieri, quelli veri - sig.Gaudio - dobbiamo trovare l'interruttore e posizionarlo su ON ( attualmente su Stand Bay ).

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tommaso gaudio

13 Febbraio 2009 alle ore 00:00:00

Caro Peppe Mongelli, salvo errore sono quasi certo che tu non hai approvato l'esito della vicenda della povera sig.na Eluana Englaro; se non fosse così, me ne scuso in anticipo. Non è importante, secondo me, che cosa mangeremmo noi se i ruoli fra un Immigrato ricoverato in un ospedale italiano, ed uno di noi ricoverato in un ospedale straniero. E' importante invece che, a costo quasi zero, (perché tanto se si prepara il pasto "esotico", non si preparerà quello nostrano), si possa mostrare un segno di rispetto e civiltà verso culture diverse dalla nostra - ed è questo il segno di distinzione morale che forse ci contraddistingue. Mi piacerebbe anche leggere cosa ne pensa la Chiesa di questa iniziativa.

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ezia rafanelli

11 Febbraio 2009 alle ore 00:00:00

E' finalmente una esperienza nuova, vi parlo da cittadina molfettese in qualità di dipendente della vivenda; che oggi 11.02.09 presenterà un menù islamico. E sempre in qualità di dipendente vi dico che per noi tutti è un onore oggi essere al servizio della mensa ospedaliera, ci stiamo preparando con cura e diligenza, affinchè tutto vada per il meglio. Ed è ancora una conferma di fiducia nei nostri confronti,che oggi la regione puglia Un grazie alla asl, ed un particolare grazie al nostro direttore generali Avv. Lea Cosentino, che ci ha onorato della sua presenza,nella mensa dell'ospedale di Molfetta, dove la sottoscritta lavora come dipendente della Vivende. Un grazie anche a voi della redazione, per avermi concesso di un piccolo spazio, per dire la mia. ciao

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maria grazia lorini

11 Febbraio 2009 alle ore 00:00:00

esprimo la mia sincera ammirazione per l'iniziativa che ci invita a credere nella convivenza pacifica degli esseri umani abitanti di questo piccolo mondo

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Peppe Mongelli

11 Febbraio 2009 alle ore 00:00:00

Ma che dite? Siete contenti di una cavolata che fa la Cosetino? Ma è possibile far mangiare a questa gente, come ogni altro cittadino italiano, quello che prevede la dieta prescritta dai medici a base di cibi italiani? Secondo voi nel loro paese cosa ci farebbero mangiare? Cibo italiano? Io non sono d'accordo.....sono in Italia e devono essere trattati come qualsiasi altro cittadino italiano!!!! Se questo trattamento non è di loro gradimento, potrebbero andare a stare da qualche altra parte, e non in Italia.

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alba talba

11 Febbraio 2009 alle ore 00:00:00

Verrebbe da dire: L'INTEGRAZIONE passa anche dalla.....cucina! Signori dell'ASL, complimenti per l'iniziativa.

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