Nuova farsa dell’amministrazione Minervini per il consiglio Asm
Si chiede agli interessati di inviare curriculum, anche se poi la scelta è fiduciaria e già fatta
Pronto un altro bando inutile dell’amministrazione comunale di destracentro di Tommaso Minervini. La solita presa in giro di una finta selezione per costituire il consiglio di amministrazione dell’Asm. Il sindaco, dopo le dimissioni dell’amministratore unico dell’azienda municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti, l’architetto Nicola Massimo, nominato dal commissario prefettizio Mauro Passerotti, ha deciso di “allargare” la gestione dell’Asm a un consiglio di amministrazione, anche perché occorre cercare di soddisfare le richieste di ben 8 liste civiche (fra cui anche il Pd) per collocare i propri candidati. E non essendoci molti posti di sottogoverno, occorrerà moltiplicare le poltrone. Così da un amministratore si passerà a un consiglio formato da un presidente e due consiglieri. Il Comune fa sapere che è possibile presentare, entro le ore 12 di giovedì 30 novembre, la propria manifestazione di interesse, inviando il proprio curriculum. Ma la scelta verrà fatta non in base ai curricula ricevuti, bensì in base al manuale Cencelli della prima repubblica, permettendo la spartizione fra le varie liste. Infatti, si specifica che l’incarico sarà fiduciario e temporale, legato cioè alla scadenza del mandato del sindaco, sia in caso di scadenza naturale, sia in quello di scadenza anticipata per dimissioni del primo cittadino come è avvenuto per la passata amministrazione Natalicchio. Insomma la solita presa in giro dei cittadini, per evitare le critiche e dare una parvenza di obiettività ad una scelta già decisa prima delle elezioni, al momento di comporre la coalizione amministrativa ciambotto. Non sarebbe stato più onesto e trasparente, nominare direttamente uno o tre amministratori (anche se questa soluzione appare inutile e ha provocato già molte polemiche e voti contrari in consiglio comunale), senza creare illusioni in tanti potenziali candidati. E’ la stessa procedura seguita per la nomina della segretaria del sindaco, fatta con un bando al quale hanno partecipato anche 12 ingenui e illusi che non sapevano che la scelta, legittima, era stata già prevista, trattandosi di un incarico fiduciario. Amministrare è anche questione di metodo e di modalità, perché anche da queste scelte deriva il giudizio positivo o negativo di chi governa la città. Moltiplicare i posti e fingere trasparenza, non è il modo migliore per ottenere credibilità, ma solo consensi, tra l’altro temporanei, come l’esperienza dell’ex sindaco Antonio Azzollini insegna. I “fedelissimi” prima incassano poltrone e prebende e poi passano sul fronte opposto, per “incassare” di nuovo. Allora, meglio evitare la farsa. Se queste sono le novità promesse, anche la delusione di chi ha votato in buona fede, non può che essere grande.