Non siamo messi bene nella Sanità e... non solo
Nel rapporto presentato dalla EHCI (Euro Health Consumer Index) nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles, l'Italia registra un'allarmante retrocessione all'interno della classifica sanitaria, che vede coinvolti 34 Paesi europei.
L'Italia ha fatto un deciso passo indietro, passando dal 15° al 21° posto. Secondo gli estensori del rapporto, l'Italia non è rimasta al passo con i progressi fatti da molti altri Paesi, continuando a mettere i medici in primo piano, dimenticando spesso i diritti dei pazienti, la trasparenza e la utenza sanitaria tutta. Così, l'Italia, si trova appena sopra il livello della Grecia, di Malta e della Spagna, ma al di sotto della Estonia, della Slovenia e di Cipro. Ai primi posti invece i Paesi Bassi, la Danimarca, l'Islanda, il Lussemburgo.
Sempre secondo gli estensori del rapporto, l'Italia risulta “debole” in molti settori, come la lungaggine delle liste di attesa, la generosità dei sistemi, l'accesso ai farmaci. I risultati della medicina italiana risultano in linea con la media europea. Sempre secondo gli estensori, l'Italia ed altri Paesi, come l'Ungheria, dovrebbero essere collocate nella lista di “osservazione”. Questo in virtù della ambizione europea di ridurre il più possibile il divario nella sanità, tra i vari stati.
Un dato in comune nella Europa dei 34 Paesi analizzati è il rischio di infezioni ospedaliere. Anche questo rischio è stato da sempre evidenziato da Cittadinanzattiva.
Il rapporto evidenzia un processo di miglioramento continuo nella sanità europea, con risultati apprezzabili e condizioni generali positive. Anche i segnali relativi all'impatto della crisi economica appaiono leggermente esagerati. Gli indici del rapporto EHCI sono diventati uno standard di misurazione per la sanità europea. Il rapporto ha classificato ben 34 sistemi sanitari nazionali, attraverso 42 indicatori diversi. Nostro malgrado, dobbiamo segnalare i paesi risultati ultimi nella graduatoria, essi sono: Romania, Bulgaria e Serbia.
Gli estensori si augurano che il governo italiano possa dare priorità alla sanità. L'Italia ha bisogno di una vera e propria svolta, per evitare nuovi downgrade in futuro. Penso sia desiderio di tutti gli italiani vedere il nostro Paese primeggiare.
Vitangelo Solimini
Coordinatore di Cittadinanzattiva
p.s. Vorrei mettere in evidenza l'altro scivolone dell'Italia, che è passata dal 28° al 45° posto nella graduatoria World Happiness, pubblicata dall'ONU negli ultimi giorni. In questo caso la retrocessione italiana è di ben 17 posizioni! L'Italia non è più un paese felice. L'Italia ha perso il suo proverbiale sorriso. Tanto per consolarci segnaliamo, la posizione della Siria, ultima, al 148° posto. Ai primi posti i soliti paesi: Danimarca, Norvegia, Olanda, Svezia, Finlandia.