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Noi la vita ce la giochiamo bene, campagna dell'Azione cattolica di Molfetta contro il gioco d'azzardo
04 febbraio 2014

MOLFETTA – Basta col gioco d’azzardo, questo l’allarme lanciato dall’Azione cattolica diocesana nel corso di un incontro del Seminario Vescovile. Come ogni anno, l’AC intende impegnarsi nel migliorare alcuni aspetti della moderna società, proponendo di volta in volta nuovi stili di vita per la comunità parrocchiale, improntata sui sani principi dell’integrità e del comportamento. Nell’anno passato la campagna portata avanti ha interessato la sensibilizzazione fiscale verso lo scontrino e la sua utilità, mentre nel 2014 ci si impegnerà su un aspetto ugualmente importante per una sana condotta comunitaria: il gioco d’azzardo e la ludopatia (Nella foto, Angela Paparella dell’AC).

L’incontro è stato utile sia per la presentazione dei nuovi responsabili dell’associazione, sia per l’esposizione dei punti interessanti il progetto, avente come titolo una celebre frase dell’indimenticato vescovo Don Tonino bello: “La vita giocatevela bene!”; tale iniziativa si muoverà su più livelli, e avrà come obiettivo quello di formare un’idea di gioco sana e incentrata sul suo autentico significato.
A livello locale, si porteranno avanti diverse iniziative di sensibilizzazione verso tutte le fasce d’età, attraverso incontri formativi e piccoli gesti simbolici: per i giovanissimi dell’ACR saranno infatti realizzati dei braccialetti di gomma riportanti la frase “Io la vita me la gioco bene”, da vendere nelle parrocchie al prezzo simbolico di 1 euro, assieme a una serie di giochi e attività che avranno come obiettivo quello di creare già nei più piccoli una coscienza critica verso il gioco d’azzardo; i ragazzi più grandi si impegneranno invece a realizzare una mappatura del territorio, in modo da riportarvi tutti i punti della città dove si pratica il gioco, al fine di presentarla alla comunità alla messa e di utilizzarla per spingere iniziative a livello nazionale.
Per gli adulti sarà organizzata, a livello territoriale, una conferenza che si terrà il 14 febbraio, dove interverranno i sindaci delle 4 città della diocesi e avvieranno un dibattito ricco di proposte. Infine, a livello nazionale, si cercherà di spingere l’approvazione in Parlamento di una proposta di legge di iniziativa popolare, che, ispirandosi alla legge regionale contro la ludopatia approvata nel mese scorso in consiglio regionale, punti alla prevenzione delle dipendenze da gioco, si occupi del recupero dei soggetti coinvolti e che neghi l’apertura e l’esercizio di queste attività entro un raggio di 500 metri da chiese, scuole, luoghi di culto o interesse e impianti sportivi.
Il momento finale di questa iniziativa lodevole è previsto per l’aprile prossimo, con delle manifestazioni congiunte che si terranno nello stesso giorno nelle piazze principali delle quattro città appartenenti alla diocesi. Che dire, un progetto su cui si può anche scommettere!

© Riproduzione riservata

Autore: Francesco Camporeale
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