No del consiglio comunale ai tagli all'ospedale
MOLFETTA – 7.8.2002
Riunione straordinaria del consiglio comunale ieri sera per discutere dei tagli decisi dalla Regione Puglia all'ospedale di Molfetta. Maggioranza e opposizione sono stati d'accordo nel respingere il piano regionale e nel protestare perché venga modificato. E' stato lo stesso sindaco Tommaso Minervini a impegnarsi in prima persona perché la Regione faccia un passo indietro ripristinando reparti importanti come chirurgia e centro trasfusionale, come pure il pronto soccorso, che scompare dalla nostra città, quando in passato si era parlato addirittura di farne un centro avanzato di pronta emergenza come il 118.
Il sindaco ha proposto di istituire un comitato istituzionale paritetico in grado di avanzare proposte alternative a quelle della Regione. L'idea è stata subito raccolta dal consigliere Nino Sallustio dell'opposizione di centro-sinistra (capogruppo della Margherita), il quale ha, però, sottolineato come già in passato l'opposizione avesse messo in guardi la maggioranza su possibili pericoli per l'ospedale molfettese, senza ricevere ascolto.
In conclusione è stato votato un ordine del giorno comune ed è stata avanzata anche la proposta di rivolgersi a un avvocato amministrativista per impugnare la delibera regionale.
L'opposizione ha anche consegnato al sindaco una petizione popolare (con oltre 2.500 firme) che condanna la “lottizzazione della sanità”, perché “non guarda ai bisogni della gente”, come ha sottolineato la consigliera della Margherita, Maria Sasso.
Michele de Sanctis jr.