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Neanche Garibaldi viene risparmiato dall'affissione selvaggia
21 settembre 2013

Molfetta  - Non c'è più religione, anzi non c'è più pudore, nei confronti di tutto e tutti, comrpesi i monumenti e i Padri della Patria. Su questa scia di imbarbarimento collettivo, non poteva mancare anche il manifesto affisso su uno dei monumenti più cari ai molfettesi, quello dell'eroe dei due mondi, Garibaldi.

"Quando si usano i monumenti, già traviati dagli imbrattamenti, per affiggere manifesti, vuol dire che si è toccato il fondo e si sta scavando la fossa alla civiltà" - lapidaria la denuncia del lettore, a corredo dell'immagine dallo stesso inviata.

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ALL'ARMI! ALL'ARMI! Si scopron le tombe, si levano i morti i martiri nostri son tutti risorti! Le spade nel pugno, gli allori alle chiome, la fiamma ed il nome d'Italia nel cor: corriamo, corriamo! Su', giovani schiere, su' al vento per tutto le nostre bandiere Su' tutti col ferro, su' tutti col foco, su' tutti col nome d'Italia nel cor. Refrain: Va' fuori d'Italia, va' fuori ch'e' l'ora! Va' fuori d'Italia, va' fuori o stranier! La terra dei fiori, dei suoni e dei carmi ritorni qual'era la terra dell'armi! Di cento catene le avvinser la mano, ma ancor di Legnano sa i ferri brandir. Bastone tedesco l'Italia non doma, non crescono al giogo le stirpi di Roma: piu' Italia non vuole stranieri e tiranni, gia' troppi son gli anni che dura il servir. Refrain. Le case d'Italia son fatte per noi, e' la' sul Danubio la casa de' tuoi; tu i campi ci guasti, tu il pane c'involi, i nostri figlioli per noi li vogliam. Son l'Alpi e tre mari d'Italia i confini, col carro di fuoco rompiam gli Appennini: distrutto ogni segno di vecchia frontiera, la nostra bandiera per tutto innalziam. Refrain. Se ancora dell'Alpi tentasser gli spaldi, il grido d'allarmi dara' Garibaldi, e s'arma -allo squillo che vien da Caprera- dei Mille la schiera che l'Etna assalto'. E dietro alla rossa avanguardia dei bravi si muovon d'Italia le tende e le navi: gia' ratto sull'arma del fido guerriero, l'ardito destriero Vittorio sprono'. Refrain. Per sempre e' caduto degli empi l'orgoglio a dir: Viva l'Italia, va il Re in Campidoglio! La Senna e il Tamigi saluta ed onora l'antica signora che torna a regnar. Contenta del regno, fra l'isole e i monti, soltanto ai tiranni minaccia le fronti: dovunque le genti percota un tiranno, suoi figli usciranno per terra e per mar! Refrain. Inno di Garibaldi

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