Nasce Ne.Mo Network, la meccanica molfettese sfida la crisi economica
La crisi economica è stata generata da decenni di gestione scellerata, dal non aver creduto nello sviluppo ma solo nella possibilità di arricchirsi, dall’aver considerato ogni regola una zavorra per la crescita e ogni redistribuzione di ricchezza una dispersione di risorse. Così facendo hanno creato sempre più precarietà e su questa precarietà è cresciuta la paura di perdere il lavoro, la paura di realizzare progetti, di non vedere un futuro. Questa citazione di Roberto Saviano mette in risalto la grande prospettiva dello sviluppo contro la crisi economica con cui viviamo quotidianamente. Ma la prospettiva e l’innovazione sotto il profilo meccanico è stata sancita lo scorso 24 gennaio con la sottoscrizione del contratto di rete presso il Rettorato dell’Università LUM Jean Monnet di Trani, tra imprese operanti nella meccanica di precisione. La rete è stata denominata Ne.Mo Network della Meccanica Molfettese. All’atto di costituzione della rete sotto la guida del Notaio Salvatore D’Alesio hanno partecipato, Francesco Manfredi, Pro- Rettore dell’Università LUM e Direttore della LUM School of Management., Luigi La Forgia, Presidente della rete Ne.mo, Marco De Candia, Responsabile del Progetto Goal, Salvatore Liso, componente Industria della Giunta della Camera di Commercio di Bari, Riccardo Figliolia, Segretario Generale di CONFAPI Bari-Bat. Affrontare con maggiore fiducia la competizione e il posizionamento nel mercato locale e internazionale può essere difficile se lo si fa in solitudine. Ma insieme ad altri tutto può essere più semplice. Ecco perché è così importante per le imprese fare Rete. Di recente le norme di aggregazione fra imprese sono state incentivate dal cosiddetto Contratto di Rete, uno strumento efficace per permettere anche alle piccole imprese di essere competitive pur mantenendo la loro indipendenza, flessibilità e autonomia decisionale. I contratti di Rete sono la naturale evoluzione dei distretti industriali. Questo perché quello che negli anni passati veniva considerato il motore per la crescita, ossia le micro imprese, è ormai un modello superato e, per certi versi, addirittura limitativo. Essere piccoli, oggi, significa non avere risorse, non essere in grado di individuare nuovi mercati né nuove leve per lo sviluppo. E’ stata la legge 33/2009 ad aver introdotto l’istituto del contratto di rete che consente alle imprese di aggregarsi per progetti competitivi ed innovativi, senza perdere la propria autonomia ed individualità; a tal fine usufruendo di appositi finanziamenti, ed agevolazioni fiscali. Infatti dalla seconda metà del 2011 si è assistito a una forte accelerazione dei contratti di rete. Che oggi risultano attivati in tutti i principali settori merceologici, con una netta prevalenza delle realtà operative nei servizi (44,5%), rispetto a quelle dell’industria in senso stretto (35%). A livello di composizione poi, 1 rete su 4 ha natura mista, ossia comprende al suo interno un’impresa dell’industria e una dei servizi. Il network della Meccanica Molfettese nasce nell’ambito del progetto GOAL della CCIAA di Bari, voluto da Confapi Bari e Bat e Confindustria Bari e Bat con il supporto tecnico-scientifico dell’Università LUM, partnership voluta fortemente del suo Rettore, Emanuele Degennaro. Questa rete di imprese ha come missione di base quella di puntare sul concetto della bellezza applicata ai prodotti meccanici, per rievocare uno degli assetti più importanti del Made in Italy: il senso estetico da utilizzare come valore aggiunto per competere sui mercati globali. Si tratta di un gruppo di nove imprese specializzate nella meccanica di precisione che rappresentano sia localmente, che a livello italiano, una delle eccellenze del territorio. Le competenze, la flessibilità e lo spirito imprenditoriale sono solo alcune delle caratteristiche del gruppo. Le imprese che aderiscono al contratto di rete sono: Comea, Due A, Meccanica Gigotti, MTS, Officine Preziosa, Officine Monopoli, Sitec, Germinario, OMAT, con circa quaranta milioni di euro di fatturato complessivo. Tutte le imprese hanno sede tra Molfetta e Bisceglie. Le sinergie della rete aiuteranno questo gruppo di imprese a incrementare il proprio business, puntando all’export con prodotti di eccellenza. La rete Ne.Mo Network della Meccanica Molfettese è una risposta concreta alle dure sfide del mercato. Le aziende coinvolte hanno un DNA comune e si propongono di mettere a sistema le risorse intorno a questa idea innovativa. Grazie a questo contratto avrà inizio una collaborazione concreta tra i reparti produttivi e progettuali di tutti i soci. Questo permetterà di uniformare i sistemi di gestione e produzione per aprirsi a nuovi mercati. Il percorso di aggregazione, partito un anno fa, ha visto mettere a punto il piano strategico su cui gli imprenditori si sono misurati, ognuno con le proprie idee. Formazione, ricerca, internazionalizzazione sono gli elementi qualificanti del programma di rete che ha l’obiettivo di alzare il livello di competitività del gruppo e incrementare le relazioni industriali anche a livello internazionale. Come molti sostengono, il fenomeno della crisi di competitività e la necessità di crescita dimensionale cui devono far fronte le imprese nazionali rappresentano le sfide primarie da superare per uscire dall’odierna situazione e favorire quell’onda di sviluppo economico. In un contesto economico in cui è sempre più frequente il ricorso ad accordi di joint venture, franchising, reti di distribuzione, intese sui marchi e brevetti e accordi strategici, la creazione di sistemi di rete caratterizzati dalla fiducia fra i partecipanti e dalla necessità di rendere flessibile la governance si pone come momento fondamentale per dirimere le incertezze fisiologicamente insite nello sviluppo della relazione fra i soggetti imprenditoriali coinvolti. I periodi di recessione e di crisi sono fasi che impongono di essere particolarmente ricettivi verso il cambiamento, versatili e flessibili nel cogliere come non farsi schiacciare dalle difficoltà. Le aziende che desiderano trasformare la crisi in una opportunità devono orientarsi verso tre principi evolutivi fondamentali: responsabilizzazione a tutti i livelli, ottimizzazione dei processi, dialogo fra le persone che lavorano insieme. Del resto, che cos’è un’azienda se non le persone che la compongono? La Ne.Mo Network della Meccanica Molfettese prima di prendere forma si è confrontata con la forte crisi mondiale in modo positivo, grazie anche alla propria solidità e capacità organizzativa. Ma non si deve mai abbassare la guardia: il miglior modo per non farsi condizionare in modo negativo dal “cambiamento” è anticiparlo. Ora più che mai è necessario “fare squadra”: ottimizzare la produttività attraverso il rafforzamento della collaborazione tra chi dirige e chi opera sul campo. Comunicare quando ci sono problemi, non dare mai nulla per scontato, puntare al meglio nella consapevolezza che insieme l’obiettivo è più vicino, fare del buon lavoro il proprio punto di riferimento.
Autore: Andrea Saverio Teofrasto