Nasce il movimento Attivisti uniti: nuovo logo e unità per coloro che a Molfetta si richiamano al Movimento Cinque Stelle
MOLFETTA – Nelle scorse settimane è stato ufficialmente presentato un nuovo gruppo politico, un gruppo di cittadinanza attiva che nasce dalla fusione di diversi meetup che si rifanno al movimento 5 Stelle. L’intento dei promotori è quello di realizzare un movimento cittadino, aperto a tutti, che possa portare in futuro alla nascita del Movimento 5 Stelle a Molfetta, lavorando su questioni concrete. Chiaramente la volontà è quella di conquistare i cittadini che hanno scelto di non votare, coloro che non si riconoscono più nei partiti
Presentato anche il nuovo simbolo che non richiama le cinque stelle bensì i cinque temi che afferiscono alle stelle (ambiente, connettività, risorsa idrica, sviluppo, mobilità sostenibile).
Quattro i relatori, Beppe Marsano, Alfonso Scioscia, Dario La Forgia e Simone Andriani che hanno illustrato finalità, intenti e attività.
Tutto si svolgerà all’insegna dell’inclusione, della condivisione e della partecipazione attiva; valori che, secondo quanto affermato da Beppe Marsano, sarebbero stati elusi dal alcuni nella fase pre-elettorale e questo non avrebbe consentito al movimento di presentarsi alle amministrative: «il Movimento Cinque Stelle si fonda su principi che sono l’inclusione, la partecipazione e la condivisione di quelli che sono i percorsi di cittadinanza attiva... Il movimento appartiene a tutti i cittadini».
Si riparte, dunque, con l’obbiettivo di creare l’unità con una politica che parta dal basso, dai cittadini, con riflessioni e proposte su questioni concrete. Non a caso gli attivisti hanno rimarcato la volontà di operare a supporto dei comitati di quartiere.
L’attenzione del movimento è rivolta ad alcune importanti questioni evidenziate da Alfonso Scioscia, come la difesa dell’acqua pubblica. Il 2018 è un anno cruciale per l’assetto societario dell’AQP, che, con il movimento Acqua Bene Comune, si vuole far rimanere pubblico.
E ancora, le questione della condotta sottomarina che dovrebbe portare al largo le acque che provengono dal depuratore: progetto fortemente contestato dagli attivisti che stanno puntando a un coordinamento tra i meetup delle città interessate.
Altre questioni sotto i riflettori degli attivisti sono quelle del decoro urbano e del piano riordino ospedaliero, l’obbiettivo è comprendere «qual sia lo stato attuale del territorio dal punto di vista della salute pubblica» ma anche richiedere la messa in sicurezza di piazza Principe di Napoli, procedere con la realizzazione della pista ciclabile tra Molfetta e Giovinazzo.
«C’è bisogno di un processo di rigenerazione – ha aggiunto Alfonso Scioscia, commentando la situazione politica cittadina - che facciamo fatica a pensare che possa esserci con questa amministrazione in fase di insediamento, perché c’è un “ritorno al passato”…».
Non è mancato l’invito alla partecipazione, rivolto in maniera particolare ai giovani, sempre più lontani dalla politica. Non a caso, sin dallo scorso maggio, gli attivisti hanno protocollato un’istanza per chiedere di istituire un “consiglio comunale dei giovani”, una assise che dovrebbe essere composta da ragazzi che frequentano gli istituti superiori o l’Università oltre che a esponenti di associazioni di cittadinanza attiva.
Proprio in merito a questa iniziativa, gli attivisti sono apparsi particolarmente fiduciosi, considerando, come ha evidenziato Simone Andriani, che la petizione è stata sottoscritta anche dall’allora candidato e oggi sindaco Tommaso Minervini.
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Autore: Isabella de Pinto