MOLFETTA - Domenica 25 novembre si aprono le porte del Museo Civico Archeologico del Pulo di Molfetta. Per l’occasione, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi, sarà a Molfetta per partecipare alla presentazione del Museo (in via Mayer) e all’anteprima del percorso espositivo “Natura, Archeologia e Storia del Pulo di Molfetta" insieme con le massime autorità civili, militari ed ecclesiastiche.

Alle ore 18.30, presso l’auditorium “Salvucci” del Museo Diocesano (in via Entica della Chisa) avrà luogo la cerimonia ufficiale di presentazione dei lavori di recupero architettonico e funzionale dell’Ex Lazzaretto “Casina Cappelluti”, sede del nuovo Museo Civico Archeologico del Pulo. Interverranno il ministro Lorenzo Orgnaghi, il senatore Antonio Azzollini, presidente della Commissione Bilancio al Senato, Gregorio Angelini, direttore generale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, Luigi La Rocca, soprintendente per i Beni Archeologici della Puglia, Francesca Radina, archeologa referente scientifico del percorso museale, Antonio Conte, responsabile dell’allestimento del Museo Civico Archeologico del Pulo, Giuseppe Picca, responsabile dei lavori di recupero conservativo e funzionale dell’ex Casina Cappelluti.

Le visite al nuovo museo e all’esposizione “Natura, Archeologia e Storia del Pulo di Molfetta", con i reperti archeologici ritrovati nel Fondo Azzollini, saranno aperte al pubblico gratuitamente dal 26 novembre al 2 dicembre prossimi (previa prenotazione dalle ore 9.00 alle 12.00 al numero 080.8853040).

 

Il manufatto che oggi ospita il Museo Civico Archeologico del Pulo nel Cinquecento era una piccola torre situata tra l’Adriatico e il Pulo. Agli inizi dell’Ottocento, dopo una serie di ampliamenti, divenne una casa di campagna della famiglia Cappelluti per poi entrare a far parte – ai primi del Novecento – del patrimonio immobiliare del Comune.

I lavori di recupero architettonico e funzionale portati a termine dal Comune di Molfetta hanno dato forma a uno spazio museale estremamente suggestivo, nel quale sono stati individuati anche un archivio e un laboratorio per la didattica e la ricerca, oltre ai servizi e agli uffici della direzione. Il Comune ha provveduto anche alla pubblicazione di una guida breve (volume 1) relativa al Museo, contenente la ricostruzione del contesto storico della dolina e dei reperti archeologici ritrovati. Previsto anche l’allestimento di un portale internet dedicato al museo.

Il museo si sviluppa su due piani per un totale di nove sale espositive tematiche. L’allestimento della collezione è stata patrocinata e curata dall’Amministrazione Azzollini e realizzata dall’equipe della Soprintendenza coordinata dalla direttrice archeologa Francesca Radina. La mostra, in particolare, riguarda i reperti archeologici del Pulo recuperati durante i vari scavi effettuati nel Fondo Azzollini. Reperti risalenti alla Preistoria, testimonianze di un periodo storico che va dal Neolitico e dell’Età del Bronzo.

 

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