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Monito eterno nel cuore della villa comunale Il monumento ai caduti della Grande Guerra
15 maggio 2024

Nel cuore della Villa Comunale di Molfetta svetta maestoso dal 1930 un simbolo intriso di storia e sacrificio: l’allegoria della morte del soldato per la Vittoria, anche detto Monumento ai caduti della Grande Guerra, opera dello scultore Giulio Cozzoli. Si tratta di un tributo permanente alla memoria dei caduti che hanno dato la propria vita per la patria durante la Prima guerra mondiale, monumento diventato nel corso del tempo punto di riferimento emotivo per la comunità molfettese, soprattutto durante le celebrazioni commemorative del 25 Aprile durante le quali, oltre alla formazione del corteo delle Autorità civili e militari in Piazza Municipio, si assiste ogni anno alla cerimonia dell’alzabandiera dinnanzi alla scultura monumentale e alla deposizione della corona d’alloro sui suoi gradini da parte del primo cittadino. La realizzazione del complesso scultoreo impegnò Cozzoli per sei anni, dal settembre del 1923 al maggio 1929. Esso si erge imponente all’interno di un’aiuola ottagonale a prato e recintata da una ringhiera in ferro, poggia su un basamento marmoreo composto da tre gradini sui quali si adagia un cippo cruciforme avvolto da un altorilievo in bronzo, raffigurante scene belliche che ricordano agli osservatori le tragiche conseguenze della guerra. A sormontare il blocco vi è l’allegoria della Vittoria alata, con la mano destra protesa a lanciare una corona d’alloro verso l’esercito italiano vittorioso mentre con il braccio sinistro sostiene un soldato ferito a morte; il volto di questi è rivolto verso il cielo con un’espressione di determinazione e sacrificio, nella mano destra probabilmente una baionetta ad oggi perduta. Il monumento è accessibile a tutti grazie alla posizione centrale all’interno della villa comunale, luogo di ritrovo e aggregazione per i cittadini. E’ simbolo di commemorazione dell’indipendenza, invito alla memoria ed alla speranza verso il futuro, serve da costante richiamo ai valori fondanti della Repubblica Italiana, invitando chiunque lo osservi a riflettere sul passato e sull’importanza della pace, soprattutto in un periodo storico che più che mai urla il suo bisogno di libertà. Questa scultura senza tempo è dotata di forte solennità e dignità infuse dall’artista; Giulio Cozzoli ha creato un’opera che va oltre il mero simbolismo: è un tributo tangibile alla forza ed al coraggio degli uomini e delle donne che hanno combattuto per un ideale più grande di loro stessi, rappresenta un monito a non dimenticare gli orrori della guerra ed il prezzo pagato per la conquista della libertà e democrazia, che oggi diamo per scontate ma che in realtà sono costantemente minacciate. L’allegoria della morte del soldato per la Vittoria non è solo un ricordo del passato, è un avvertimento per il presente e per il futuro; in un’epoca in cui il mondo è segnato da violenza e conflitti questo monumento ci ricorda l’importanza dell’impegno per la pace e la riconciliazione, è un promemoria che le conseguenze della guerra sono tangibili e durature e che dobbiamo quotidianamente impegnarci anche nel nostro piccolo, per evitare che si ripetano. © Riproduzione riservata

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