Molfetta, una serie di eventi culturali che avvicinano alla Pasqua
MOLFETTA - L’intero tempo quaresimale, nella sua forte valenza liturgica, trova nella Settimana Santa la manifestazione di un coinvolgimento popolare, nell’accezione più ampia del termine, legata alla pietà cristiana. I linguaggi e gli approcci possono essere, pertanto, mutevoli e generare differenti fenomeni. Cogliendone la dimensione culturale di tale discorso il Museo Diocesano di Molfetta, intende proporre, attraverso la cooperativa FeArT e con il patrocinio dell’Arciconfraternita della Morte, il concerto-spettacolo Lamentationes.
Domenica 10 aprile, ore 20.00 sarà di scena la presentazione di alcune delle antiche statue delle processioni della Settimana Santa molfettese in un connubio con la musica da camera intraprendente e suggestivo. All’approccio introspettivo alle figure della passione, realizzato dall’attore Corrado La Grasta si accompagnerà infatti una rivisitazione, a cura dell’Ensemble Ars Harmonia, dei brani più significativi che costituiscono le note di tali processioni quaresimali e del percorso che ognuno compie in ricordo della passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo.
La serata si pone quale sperimentazione investigativa del significato più profondo e vero delle immagini e delle musiche sacre, espedienti tramandati dal passato per supportare l’esperienza spirituale.
L’iniziativa, preceduta dal dibattito sul turismo religioso, alla presenza delle autorità provinciali e comunali, nonché del responsabile del progetto “Settimana Santa in Puglia” vedrà un’ulteriore approccio ai temi religiosi-popolari con lo spettacolo “Soepe a nu monde stave né cappelle” a cura di Pietro Capurso, sabato 9 aprile 2011.
Entrambe le manifestazioni danno corpo ad una serie di eventi culturali che pongono il Museo diocesano quale luogo di incontro culturale e spirituale al Calvario, simbolo e culmine di tutto il percorso che introduce la Pasqua.
A breve sarà infatti presentata la mostra “Ore della Passione” del Maestro Natale Addamiano e l’apertura straordinaria del giovedì Santo con nuove sperimentazioni ed installazioni che svelano nel percorso e nell’attività museale una ratio non solo tesa alla tutela dei beni in esso conservati.