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Molfetta, ultimo giorno della festa patronale delle polemiche. La protesta del quartiere Madonna dei Martiri accolta dal sindaco: incontro domani
09 settembre 2014

MOLFETTA – La tre giorni della Festa della Madonna dei Martiri, patrona di Molfetta, si conclude oggi, con la nuova accensione delle luminarie con musica (sperando in una scelta di brani più consoni) alle ore 20 e con un concerto dei Bambini di Vasco in piazza Purgatorio, in attesa della processione di domenica 14 settembre (ore 18) quando la statua della patrona tornerà nella sua Basilica.

L’edizione di quest’anno passerà alla storia come quella più contestata e più polemica, sia per le luminarie musicali e “acquatiche” con il flop dell’esordio e i costi complessivi, sia per le speculazioni e strumentalizzazioni politiche, che hanno visto coinvolto perfino il padre guardiano della Basilica per la lettera sulle buche del lungomare dei crociati consegnata a un politico dell’opposizione, sia per il “grido di dolore” degli abitanti del quartiere che si sentono abbandonati ed emarginati da anni da parte dell’Iacp (Istituto autonomo case popolari) per lo stato di precarietà delle palazzine, sia delle amministrazioni comunali che si sono susseguite finora per la scarsa manutenzione delle strade e del verde.
Gli abitanti hanno colto l’occasione della festa per amplificare la loro voce (anche se c’è sempre qualche improvvisato tribuno della plebe che specula sul disagio sociale per fini personali o elettorali), i quali hanno messo lenzuola con scritte di protesta per mancate promesse in tanti anni, con scarsi risultati concreti.
Il “grido di dolore” - che rappresenta anche il risveglio della città dopo anni in cui era proibito perfino parlare, mentre ora sorgono diversi comitati di quartiere spontanei - è stato raccolto subito positivamente dal sindaco Paola Natalicchio, che respinge, però, le accuse di aver dimenticato il quartiere e ricorda i primi interventi realizzati dal centrosinistra, mentre per anni il quartiere era stato abbandonato dall’amministrazione di centrodestra dell’ex sindaco, sen. Antonio Azzollini.

«Per la prima volta in città la Festa della Madonna dei Martiri sta diventando una grande riflessione sul quartiere – dice il sindaco Natalicchio -. Un quartiere ancora pieno di problematiche che si trascinano da troppi anni. E' importante che sia tornato al centro del dibattito cittadino e sono anche disponibile a fare la parte del parafulmine della rabbia. Sono il sindaco ed è giusto così. Ma voglio soprattutto essere parte di questo dibattito, lo voglio vivere, capire, attraversare. Sappiate quindi che non mi sottraggo alle riflessioni e alla lista delle cose che possiamo fare meglio e che dobbiamo fare con urgenza. Servono impegni precisi, e lo so. Serve un programma fattibile, che dia presto dei segnali più forti: sul decoro, la manutenzione stradale, gli spazi di gioco per i bambini, la sicurezza degli stabili. Abbiamo portato in questi mesi tanti eventi culturali, riparato il muretto pericolante, sistemato un manto stradale che però resta pieno di problematiche, messo in sicurezza palazzi più critici, che però adesso dobbiamo trovare le risorse per ristrutturare. Non ho dimenticato il quartiere: questa è un'accusa ingiusta e la respingo. Non ho fatto nuove scelte deliranti come chi, davanti agli occhi di un quartiere pieno di bisogni, per anni, ha scelto di investire i milioni pubblici in altro modo, per una grande opera (il riferimento è ovviamente al nuovo porto, che ha assorbito tutte le risorse, non lasciando nulla alla città, ndr) e non per le tante piccole opere che servivano davvero, promettendo un futuro migliore a tutta la comunità. Io ho provato a lavorare su un presente migliore. Ma, mi dite, si vede ancora troppo poco. Allora ci sto. Con le poche risorse con cui ogni giorno governiamo, e insieme ai cittadini del quartiere, dobbiamo provare a mettere in campo un programma di miglioramento delle loro condizioni che, a piccoli passi, senza contrabbandare sogni, possa concretizzarsi, piano piano. Sono sindaco da poco più di un anno e ho fatto quel che ho saputo e potuto. Ma posso fare meglio, non c'è dubbio. Amici della Madonna dei Martiri, mi rimbocco le maniche e mi rendo disponibile a ragionare con voi, subito dopo la Festa, su come ripartire. Vediamoci subito. Avete ragione voi. Non c'è più un minuto da perdere».
E per non perdere tempo, il sindaco Natalicchio ha già fissato per domani pomeriggio un incontro con gli abitanti del quartiere: «massimo rispetto per gli striscioni di protesta del quartiere Madonna dei Martiri, raccontano la voglia di riscatto di una periferia troppo a lungo dimenticata. Sono in ascolto di questa rabbia, assolutamente comprensibile, e già il 10 settembre pomeriggio sarò in assemblea con gli abitanti per capire quali sono le cose che possiamo iniziare a fare per rispondere alla domanda di vivibilità e dignità che arriva dai palazzi di viale dei Crociati».

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