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Molfetta, tragedia sfiorata in via Giaquinto: un grosso albero cade e danneggia un'auto. Donna in stato di choc
30 settembre 2007

MOLFETTA - Nel cuore della città di Molfetta, e precisamente dall'atrio del “Filippetto”, è caduto un grosso albero, su un'auto in transito. Tanta paura e una ragazza portata via in ambulanza. I passanti: “Era in stato di choc”. E' accaduto intorno alle 11:45 di oggi in una strada affollata quanto trafficata, del centro urbano. Il grosso albero, un tronco alto almeno quattro metri e mezzo, ha ceduto all'improvviso. Piantato nell'atrio alle spalle dell'asilo “Filippetto”, l'albero, che sporgeva sulla strada, ha prima danneggiato il muro di cinta al lato di via Giaquinto (dall'altro lato della carreggiata c'è la villetta) e poi facendo leva sui mattoni, grazie al peso della sua chioma, è rovinosamente caduto sulla strada. Non c'erano passanti, in quel momento, sul marciapiede, o quantomeno sono riusciti a scappare ed a non essere colpiti dall'imponente arbusto. Molto meno fortunata un'auto in transito, una Ford Fiesta, che è stata colpita dall'albero sul cofano. All'interno, tre ragazzi, due uomini e una donna, d'età compresa, a detta d'un ragazzo che ha assistito al fatto, tra i venti ed i venticinque anni. La ragazza, dopo dieci minuti, questo il tempo che l'ambulanza ha impiegato per arrivare sul posto, è stata condotta all'ospedale di Molfetta, per accertamenti. Intanto sono giunti sul posto Carabinieri, Polizia Municipale e Vigili del Fuoco. Una parte di via Baccarini e naturalmente l'ultimo isolato di via Giaquinto, sono stati interdetti al traffico. I Vigili del Fuoco, con scale e motoseghe, hanno lavorato per eliminare l'ostacolo. Alle 13, però, si operava ancora di buona lena e oltre al tronco, ancora, parte della chioma, troneggiava sulle auto sottostanti e la piccola folla di rito composta di curiosi. E, tra di loro, la voce di qualche anziano che frequenta abitualmente lo spazio verde antistante, si sentiva, metaforicamente, più d'altre. “L'avevamo detto al Comune che, prima o poi, quell'albero sarebbe caduto!”. Le parole appena scritte, sono di quelle sentite tra la massa e, quindi, la loro attendibilità non è molto alta. Eppure, il sospetto che la cosa si sarebbe potuta evitare, a questo punto, non manca. La cosa certa è che la questione sarebbe potuta andare molto peggio: ora andranno individuate le responsabilità. Chi è rimasta vittima dell'incidente sarà ripagata di danni, spavento e danneggiamento all'auto causata dalla pubblica incuria?
Autore: Sergio Spezzacatena
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