MOLFETTA - Anche quest’anno ci siamo, infatti raschiando il fondo del barile, l’assessore al turismo Enzo Spadavecchia coadiuvato dal suo braccio destro Rino Petruzzella, è riuscito a trovare i fondi necessari per organizzare il Carnevale molfettese, nella misura di 20.000 euro per parte dell’amministrazione comunale, e, la stessa somma conferita dagli sponsor, per un totale di 40.000 euro circa.
L’evento si articola in due fasi, il Veglioncino dei Bambini con la rappresentazione scenica delle scuole pubbliche e private presso il Palapoli i giorni 11 e 12 febbraio, con una durata pro-gruppo di 15 minuti circa, e i giorni 14 e 16 febbraio con la sfilata dei carri allegorici, presso la storica sede di C.so Umberto.
Proprio su questo argomento vorremmo soffermarci. Infatti riteniamo che il ben riuscito esperimento dello scorso anno, che ha visto la suddetta sfilata svolgersi in via A. Salvucci, andava ripetuto per due motivi fondamentali, ossia un aspetto sociale che tende a valorizzare le periferie non più considerate come centri dormitorio, bensì da integrare nel contesto urbano cittadino, in modo tale che non possano nascere elementi di devianza propri dei quartieri ghetto concepiti negli anni Settanta-Ottanta, scevri di ogni concetto d’integrazione, ed un aspetto economico che tende a valorizzare una volta tanto, le attività economiche della zona, (Rione Paradiso, 167, Nuova 167) che contribuiscono allo stesso modo degli operatori di altri siti al rimpinguamento delle casse comunali, dicasi Ici,Tarsu, Irap, ecc…
E allora perché cambiare sindaco?