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Molfetta, la scuola media Poli di alla scoperta della pietra di Gorgoglione
30 aprile 2012

MOLFETTA - La cultura si racconta e si lascia toccare con mano, si diffonde a partire dalla scoperta delle risorse naturali delle aree interne della Basilicata. È su queste basi che è cominciata l’esperienza didattico-conoscitiva degli studenti della prima media della Scuola secondaria di primo grado Saverio Poli di Molfetta, alla scoperta del Flysch di Gorgoglione, risorsa economica, ambientale e culturale al contempo.

Gorgoglione è un piccolo paese di circa 1.100 abitanti che si trova in Basilicata, ad un’altezza di circa 820m, conosciuto ai più per la componente orografica ricca di bacini per l’estrazione della pietra arenaria e per la presenza di uno dei più grandi giacimenti petroliferi d’Europa, la cui concessione prende il nome del paese.

«Scalpellini per un giorno», è lo slogan ideato dagli organizzatori dell’iniziativa, concepita nell’ambito del progetto «Gorgoglione, il paese della pietra».

L’uscita didattica alla scoperta della pietra di Gorgoglione ha avuto inizio in cava, percorrendo un sentiero naturalistico che si spinge fin dentro il cuore delle montagne lucane, laddove affiora uno degli elementi più caratteristici della nostra regione, quale la pietra arenaria che in letteratura scientifica è denominata «Flysch di Gorgoglione».

Il viaggio è proseguito al museo-laboratorio allestito a Palazzo Laviani di Gorgoglione, dove la narrazione sul tema specifico della pietra, dall’estrazione, alla lavorazione, fino all’utilizzo della stessa tra passato e presente, è stata affidata ai manufatti e agli oggetti di cultura materiale. Tra le diverse sezioni tematiche, anche un percorso di conoscenza tattile e un giovane scalpellino in carne ed ossa al lavoro con i suoi strumenti tradizionali. 

Tappa successiva dell’itinerario, le aziende specializzate presenti sul territorio con i loro sofisticati macchinari associati a tecniche tradizionali. L’uscita didattica si è conclusa con la scoperta degli elementi di restauro architettonico e di arredo urbano, presenti nelle piazze e nelle strade di Guardia Perticara, il paese della case in pietra, che si fregia del riconoscimento di bandiera arancione del Touring Club italiano.

La finalità è stata quella di raccontare il territorio e le sue “storie”, attraverso un saper fare antico legato alla pietra. Gli scalpellini del posto hanno saputo custodire e tramandare, di generazione in generazione, l’abilità nell’apprezzarla e nel ricavarne infinite forme, dando vita ad oggetti di uso quotidiano ed elementi architettonici di pregio.

Un’esperienza di scoperta che impegnerà operatori e ragazzi per tutta la primavera, comprendendo anche la settimana europea della cultura, coincidenza questa fortunata e significativa.

 

© Riproduzione riservata

Autore: Adelaide Altamura
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