Recupero Password
Molfetta, l'avv. Francesca la Forgia: disimpegno da Sel, primarie e “ministre riscaldate”
14 settembre 2011

MOLFETTA - Dopo il 1° Congresso fondativo di Sel, zampillano le prime voci di dissenso interno. L’avv. Francesca la Forgia (nella foto), uno dei 4 coordinatori che nell'ultimo anno e mezzo hanno organizzato il partito e l'alleanza con gli altri partiti del centrosinistra, spiega il suo disimpegno (ma continua l’appoggio al partito), dopo aver votato sfavorevolmente il documento politico finale e la composizione degli organi del partito.
Dura è la critica non solo per aver eluso nel documento politico il lavoro svolto all’interno del cantiere del centrosinistra, ma soprattutto per lo spettro delle primarie che potrebbero riproporre «ministre riscaldate» senza quel rinnovamento politico atteso. Aleggia ancora una volta la possibilità che «ambizioni personali» possano abusare non solo degli interessi dei cittadini, ma anche di quelli del partito, portando a alleanze consumate e atipiche.

«Il documento politico finale del congresso di Sel Molfetta, tenutosi sabato scorso, parla chiaro: rimangiata l’espressione ‘continuità del Cantiere del Centrosinistra’, si mette in crisi un duro lavoro di mesi del tavolo della coalizione che ha cercato e cerca di costruire una ipotesi di cambiamento rispetto all’Amministrazione Azzollini, tavolo in cui Sel è stata protagonista di primo piano. Aleggia inoltre lo spettro delle primarie che, se a livello nazionale possono alimentare un circuito virtuoso di partecipazione democratica, a Molfetta sono reduci dalla triste esperienza del 2006, quando l’affermarsi di una candidatura moderata e non di rinnovamento ha spianato la strada alla vittoria del centrodestra. Ne consegue un coordinamento pletorico, ed un esecutivo che, tolta la significativa personalità del neo-segretario, ing. Silvio Salvemini, non è espressione di quel rinnovamento di cui c’è un grande bisogno a Molfetta e lascia prefigurare ambizioni personali di qualcuno che hanno il sapore di minestre riscaldate.
Per queste ragioni annuncio il mio disimpegno da Sel Molfetta. Non farò mancare in tutte le altre sedi in cui sono impegnata il mio consueto apporto al Partito, né rinuncerò a fare attività politica e sociale a livello cittadino, perché anche a Molfetta si abbia il coraggio di cambiare. Francesca la Forgia».
 
© Riproduzione riservata
 
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""





Ma scusate, senza nulla togliere all'avvocata, che gli attributi - metaforicamente parlando - ce li ha e non da oggi... ma quale essere vivente, con un minimo di intelligenza, sebbene dotato di stomaco forte, poteva digerire quel pastone, passato alle cronache, come congresso locale del sel? A parte dico, quelli che aspirano alla poltroncina... No, dico, ma avete letto, avete ascoltato le bufale? Lasciamo perdere le storie, le minestre riscaldate, ma solo per focalizzare la triste attualità - non certo perché ci siamo dimenticati delle storie delle persone e dell'infausta, quasi jettatoria, stagione di governo conclusasi con l'unica giunta tecnica d'Italia, con un senatore ed un segretario di partito al suo interno, non solo una contraddizione in termini, ma un'emerita stronzata - una triste attualità, fatta di un cerimoniale oramai arcaico, consunto, pieno di ragnatele, un de profundis, nel corso del quale si dicono una serie di emerite ulteriori fesserie, quali... ad es... "lievito della costruzione della soggettività" - "alternativa di sistema e non di apparati" - "Cambiare l'architettura del sistema decisionale della città, mettere a sistema i valori e la cultura di Molfetta" - "rivisitare il Prgc in senso della civitas" - "riconoscimento etico dell'altro" - "una direzione di marcia valoriale" - "occorre un nuovo Giordano Bruno che dica la verità e sia bruciato poi dalla piazza". Una "marcia valoriale"???..... E mi fermo qua... E chi la dovrebbe capitanare sta "marcia valoriale", un emerito caga... sot ??? E chi è che dovrebbe fare da "lievito della costruzione della soggettività"??? Che cos'è questo vuoto blaterare??? E' FINITA, CARO IL MIO SIG. TOMMASO MINERVINI, L'EPOCA DEGLI INCANTATORI DI SERPENTI!!! DEI PIFFERAI MAGICI CHE SE METTONO A SPARA' PAROLONI AL VENTO!!! ACCA' NISCIUN E' FESS!!!




Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet