MOLFETTA - Nella città dell’abusivismo e dell’illegalità diffusa è tutto possibile. Se alcuni fruttivendoli invadono le aree pubbliche (ora non solo le strade o i marciapiedi, ma anche le spiagge), restando pure impuniti, e altri ricevono un chiosco in regalo dal Comune di Molfetta, un’impresa può anche tagliare la corrente agli inquilini della palazzina che ha costruito.
Quindici ha ricevuto una segnalazione in cui un cittadino denuncia «uno sgradevole episodio accaduto a una palazzina del comparto 5» (alle spalle dell’Hotel Garden). A quanto pare, l’impresa avrebbe tagliato la corrente che forniva direttamente ai pochi inquilini della palazzina (non arrivava direttamente dall’Enel). Quali motivazioni? Secondo la segnalazione, sarebbe stato un «intervento pilotato» per velocizzare «la stipula degli atti che non sono stati ancora chiusi perché gli inquilini hanno chiesto la verifica delle superfici». L’azione è stata certamente sciagurata, un atto di prepotenza senza alcun preavviso. Cosa sarebbe successo se la corrente fosse servita per alimentare qualche “strumento” particolare? Il Comune di Molfetta è stato informato dell’accaduto?
Di seguito, la segnalazione inviata a Quindici.
«Vorrei segnalare a Quindici, unico giornale di Molfetta che si occupa della situazione urbanistica a Molfetta, uno sgradevole episodio accaduto a una palazzina del comparto 5. Qualche settimana fa, è stata tolta improvvisamente la corrente. No, non è stato l’Enel, che in quel caso, penso, avrebbe comunque avvisato gli inquilini residenti (per altro, pochissimi rispetto agli appartamenti presenti), ma l’azienda stessa. Infatti, gli appartamenti hanno la corrente dall’azienda per contratto, fino a quando non firmeranno gli atti di compravendita.
Perché togliere all’improvviso la corrente? Alcuni hanno pensato che sia stato un intervento pilotato per affrettare la stipula degli atti che non sono stati ancora chiusi perché gli inquilini hanno chiesto la verifica delle superfici. Potrebbe essere la verità. E se qualcuno aveva bisogno della corrente per mantenere un particolare macchinario acceso? Questo è proprio un atto di prepotenza di chi, sentendosi forte della sua posizione, impone le sue decisioni ai cittadini. Quando Molfetta si libererà di questa ombra? Quando ognuno farà il proprio dovere? Quando la finiremo di comportarci come veri e propri cozzali, cercando invece di esseri cittadini rispettosi ed educati?».
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