Molfetta, i bambini della elementare “Battisti” a scuola di legalità
MOLFETTA - ‹‹A che serve avere le mani pulite, se poi le si tiene in tasca?››. Con questa citazione fatta dall'avvocato Angelo Gentile dell'associazione AGL (Associazione Giovani Legali) si è concluso l'incontro "Legge e Leggi" nella Scuola Elementare "Cesare Battisti". Si è trattata di una vera e propria lezione di educazione civica sull'importanza della legalità, tenuta dall'avvocato sopra citato, che ha sostituito Massimiliano Guido, che non ha potuto presenziare all'incontro per motivi di salute, e dal giudice Lorenzo Gadaleta.
I due professionisti hanno cercato di far capire ai bambini presenti, con un linguaggio il più possibile semplice e chiaro, i motivi che li hanno spinti ad intraprendere un mestiere che li porta a lottare contro il crimine in difesa di tutti noi, un mestiere che possono esercitare però solo con l'aiuto del cittadino, che non deve fare finta di niente quando un reato viene commesso sotto i suoi occhi, ma deve avere il coraggio di denunciare il fatto, per permettere alla polizia di arrestare il colpevole e poi al giudice di condannarlo, ma solo se sarà fermamente convinto della colpevolezza dell'imputato, cosa che succede senza ombra di dubbio qualora la persona in questione venga colta in flagranza di reato. In questo caso, infatti, l'avvocato difensore non può fare altro che "limitare i danni", cioè cercare di far concedere al suo cliente una pena minore.
Il mestiere di giudice è molto arduo. Dopo la laurea in giurisprudenza infatti bisogna superare un concorso, in cui solo le prove scritte durano tre giorni. L'anno in cui l'ha fatto il giudice Gadaleta, i partecipanti erano ben 15000, dei quali 14500 non sono riusciti a superare la prima prova. Dei 500 rimasti, solo 280 hanno superato il concorso e sono stati mandati in varie parti d'Italia. Oggi i giudici nel nostro Paese sono circa 8500.
Nel corso della conferenza sono intervenuti i bambini con domande che, con la loro ingenuità e insieme grande profondità, hanno fatto riflettere e sorridere i due relatori, che si sono impegnati a rispondere a tutti, cercando di mettere in evidenza il fatto di essere sempre dalla parte dei giudici perché i giudici agiscono in difesa e a tutela di tutti noi, anche se alle volte sarebbe più semplice restare zitti in una condizione di omertà. Ma in questo caso perderemmo tutti.
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Autore: Olimpia Petruzzella