MOLFETTA - Una presa di posizione non del tutto corretta nei confronti del Consiglio comunale, in particolare del consigliere comunale di opposizione,
Saverio Patimo (Pd), che ne aveva proposto la trattazione nella seduta di giovedì. Si tratta della
richiesta del riconoscimento dello stato di calamità naturale per gli agricoltori molfettesi: il presidente del Consiglio comunale,
Nicola Camporeale, ne aveva bloccato la discussione perché l’odg di Patimo non era stato consegnato prima dell’inizio della seduta, come prevede lo Statuto comunale, bensì 5 minuti dopo l’appello. Tuttavia, l’urgenza della questione avrebbe almeno richiesto una rapida trattazione per l’approvazione della richiesta, ma il consiglio ha preferito chiudere i battenti.
Di sicuro, l’invio di questa richiesta alla Regione Puglia, prima della scadenza dei termini è molto importante per il settore agricolo di Molfetta, ma l’atteggiamento dell’amministrazione Azzollini è quanto meno discutibile, perché questa posizione sembra un’ennesima azione di propaganda politica propedeutica alla campagna elettorale. Tra l’altro, sarebbe stato opportuno che l’iniziativa fosse partita dall’assessorato comunale all’Agricoltura, che a quanto pare sembra inesistente al Comune di Molfetta.
Di seguito, riportiamo il comunicato del Comune di Molfetta.
Le elevate temperature e la conseguente siccità stanno mettendo a dura prova gli agricoltori e l’intero comparto agricolo. Per questo il sindaco sen. Antonio Azzollini ha richiesto alle autorità provinciali e regionali il riconoscimento dello stato di calamità naturale. «Le alte temperature e la perdurante assenza di precipitazioni piovose – è scritto sul documento – stanno arrecando gravissimi danni alle colture agrarie, di ortofrutta (olivicole in particolare) e alle numerose aziende florovivaistiche presenti su tutto il territorio comunale. Tale situazione – afferma Azzollini –, i cui riflessi negativi avranno ripercussioni assai gravi anche sulle future annate agrarie e sulla sopravvenienza delle stesse aziende, impongono l’immediata verifica dei danni alle colture e alle aziende del florovivaismo, affinché la Regione Puglia possa rivolgere al Governo centrale la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale, con conseguente accesso agli aiuti previsti dalla vigente normativa.»
Si tratta di un atto importante, già richiesto dalle associazioni di categoria di settore in tutta Italia, necessario per far fronte agli ingenti danni che la prolungata ondata di caldo sta procurando alle colture. Il riconoscimento dello stato di calamità naturale è condizione necessaria alle imprese agricole e del florovivaismo per accedere agli aiuti del Fondo di solidarietà nazionale.
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