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Molfetta, consiglio comunale: approvato il Bilancio, la maggioranza tornata di nuovo compatta, regge e rilancia la propria azione Il sì al Bilancio arriva dopo 9 ore di un intenso e prolifico dibattito. Il Sindaco Paola Natalicchio: “nonostante i tagli da Roma guardiamo al futuro della città. Stiamo facendo cose concrete per Molfetta”. Annalisa Altomare: non è il momento di mettere in discussione l'amministrazione”
30 settembre 2014

MOLFETTA - Una maratona democratica di 9 ore, intensa, vibrante e appassionata al termine della quale, la maggioranza di centrosinistra guidata dal sindaco Paola Natalicchio supera, lo scoglio rappresentato dall'approvazione del bilancio di  previsione del 2014 e rilancia quindi la propria azione, lasciandosi alle spalle le fibrillazioni della settimana scorsa. Il Consiglio Comunale svoltosi ieri sera ha visto la piena partecipazione di tutte le forze di maggioranza  a dimostrare che entusiasmo e voglia di fare restano immutate malgrado le tensioni dei giorni passati. Si inizia alle 16.30 e tutti gli occhi sono puntati sui consiglieri del Pd. Passerà il Bilancio? Nodi e sospetti si sciolgono quasi subito: dalla discussione emerge un centrosinistra compatto e determinato. Gli assessori Rosalba Gadaleta (all'ambiente e all'urbanistica) e Giovanni Abbattista (lavori pubblici) presentano le loro relazioni, seguiti a stretto giro di posta dal sindaco Paola Natalicchio (che parla a nome anche dell'assessore al bilancio Angela Amato, assente per motivi di salute e alla quale va l'abbraccio di tutta l'aula). Taglio agli sprechi, riqualificazione del centro cittadino, rilancio di turismo e cultura e un  welfare cittadino moderno ed efficiente, che supera un assistenzialismo antiquato e clientelare, sono i cardini del bilancio presentato all'aula.

“Un bilancio pienamente condiviso da tutta la giunta, il primo vero bilancio della mia amministrazione  e che deve fare fronte a una situazione economica fortemente penalizzante rispetto al passato. Tra tagli da Roma e debiti fuori bilancio abbiamo -3 milioni di euro rispetto all'ultima amministrazione di centrodestra”, spiega  Paola Natalicchio che poi rivendica e sottolinea un chiaro cambio di marcia: “Abbiamo stanziato 500.000 euro per un centro antiviolenza che sorgerà in via Rosa Luxemburg nella periferia della nostra città, che diventerà zona di accoglienza e sensibilità. Riqualificheremo Corso Umberto, Piazza Principe di Napoli e la zona antistante Piazza Minuto Pesce prima deturpata dalla giostrine. Sono progetti che camminano e saranno realizzati e intanto il bilancio dice che noi facciamo quello che altri avrebbero dovuto e non hanno fatto”.

Dai numeri si articola un azione incessante ed efficace, spiega il sindaco: “ La manutenzione degli impianti antincendio delle scuole va da 0 euro del passato a 45.000, quella delle fogne bianche da 0 a 24.000 euro, dei semafori da 0 a 50.000. 70.000 euro andranno per l'assistenza di  portatori di handicap grave, 90.000 euro per le fasce deboli, 168.000 euro per i bambini e i ragazzi disabili rispetto ai 78.000 euro dell'ultima amministrazione di centrodestra. Abbiamo rimesso in ordine i conti della mensa scolastica dove si erano accumulati debiti per 700.00 euro e investito sulla nostra cultura: dai 0 euro delle destra dati al museo del Pulo ai nostri 35.000 euro che permetteranno di assumere un archeologo. Formeremo una rete dei musei cittadini e abbiamo abbattuto le spese di rappresentanza del 70% da 17.000 a 5.000 euro. A breve avremo un parcheggio da 70 posti presso la stazione ferroviaria e di qui partirà una rete di piste ciclabili che la collegherà alle scuole cittadine. La progettazione è definitiva ed è stata affidata. Quindi, tagli agli sprechi, investimenti, progetti per la comunità e il suo futuro. La città ci chiede cose concrete: noi gliele stiamo dando”.

Poi parte un dibattito ampio e articolato che il Presidente Nicola Piergiovanni, dirige con pulizia e disponibilità, incassando anche i complimenti di Mariano Caputo(“ringrazio il Presidente per il buon lavoro svolto che ci ha permesso di avere tutta la documentazione necessaria”) e di Gianni Porta (“sappiamo chi è Nicola Piergiovanni, qual è la sua storia e il suo impegno. Molto brutti gli attracchi che ha subito nei giorni scorsi dall'opposizione. Lasciamo stare gli attacchi personali e parliamo di politica”).
Intervengono praticamente tutti i consiglieri, ognuno vuole sottolineare qualcosa di diverso: “abbiamo risollevato la raccolta differenziata al 35% , presto avremo una rete di piste ciclabili e il comparto 17 sarà sbloccato il 2 ottobre con la firma di un protocollo e grazie a un finanziamento di 800.000 euro della Regione amplieremo il Museo del Pulo” spiega il consigliere Giovanni Facchini di Sel, mentre Raffaella Ciccolella (Pd) mette in luce quanto di buono fatto per scuola e cultura: “ci siamo messi in ascolto dei problemi delle scuole molfettesi e abbiamo mantenuto i servizi extrascolastici. Grazie a una guida turistica e un nuovo portale web rilanciamo il turismo in città, senza dimenticare poli museali come torrione Passari, ormai centro di arte contemporanea e Museo del Pulo”.

Damiano Angeletti (Pd) ricorda lo sforzo “per risanare le partecipate, riducendo al minimo le perdite e quello per aver riportato l'ordine pubblico in città dopo anni di assenza”, Giuseppe Percoco l'importanza del centro antiviolenza Rosa Luxemburg, Gianni Porta respinge l'immagine che “si vuole dare della maggioranza quasi fossimo dei novelli Attila pronti a radere al suolo tutto quello che ci ha preceduto. Non è così, noi stiamo articolando una proposta politica, voi opposizione, cavalcando il malcontento per le tasse non ci riuscirete”. Sulla stessa lunghezza d'onda Roberto la Grasta: “difendiamo tutti insieme convintamente questo bilancio da una demagogia sterile e controproducente”.

L'aula è gremita, la città ascolta in silenzio, vigile. Arrivano militanti e segretari di partito, simpatizzanti, semplici cittadini, i presidenti delle municipalizzate Antonello Zaza (ASM) e Piero de Nichilo (Multiservizi).

Tutti scrutano il consiglio in attesa di numi: la maggioranza regge? Paola ce la farà? Verso le 22 arriva il senatore Antonio Azzollini. Prende posto tra i cittadini, nelle prime file e segue le battute finali del dibattito senza fiatare.

Capisce subito l'antifona: il centrosinistra mostra i denti, gonfia il petto e supera (al momento) la bufera.

Annalisa Altomare al centro di note polemiche, gli scorsi giorni, dissipa gli ultimi dubbi:

“Questo non è il momento in cui si può mettere in discussione un'amministrazione. Ogni Giunta deve avere la possibilità di arrivare alla propria scadenza naturale. Andare a votare vorrebbe dire aumentare provvisorietà, precarietà, fragilità che non fanno mai bene. Abbiamo altri quattro anni di lavoro davanti e non possiamo buttare a mare quello già svolto”.

La sensazione è che la maggioranza dovrà ancora affrontare dei chiarimenti interni ma intanto si va avanti. L'opposizione di centrodestra critica il bilancio duramente: “il centrosinistra sta facendo poco per la città. Questa è una manovra ideologica che ha colpito soprattutto le categorie produttive: ceto medio, proprietari di casa. E' un bilancio fragile”, sibila Pietro Mastropasqua.
“Sapete solo aumentare le tasse, la città non vi crede più e non credo sorrida alla nuova Molfetta” gli fa eco Luigi Roselli (Ncd), mentre Mariano Caputo dopo aver denunciato l'aumento delle tasse, l'inefficienza degli uffici e le difficili condizioni del cimitero si avventura in una singolare polemica: “le multe che stanno subendo gli automobilisti alla 167 (per il mancato rispetto del divieto di parcheggio che impedisce lo spazzamento meccanico delle strade) sono ingiuste. I vigili dovevano restare in zona una settimana e spiegare alla gente come stanno le cose e poi solo dopo questo passaggio iniziare a fare le multe, perché non basta mettere manifesti e volantini. Questo è un modo facile di fare cassa!”.

Lasciata alle spalle la polizia municipale pedagogica e caritatevole di Caputo, tocca a un Davide De Candia spigliato, sereno e comunicativo malgrado l'ora tardissima, chiudere con la sua dichiarazione di voto l'intero dibattito: “Evitiamo e lo dico a tutti, di pettinare la pancia della città. Non è col populismo che si va lontano. Ci serve un piano Marshall delle opere pubbliche che rimetta in moto l'economia. Noi stiamo compiendo piccoli, significativi passi in questo senso”.

Poi si vota: il bilancio passa con 17 si, quelli di tutta la maggioranza contro i 7 dell'opposizione (ancora assente Lia De Ceglia).
Il centrosinistra di Paola Natalicchio supera questa prima burrasca e tira dritto.

© Riproduzione riservata

Autore: Onofrio Bellifemine
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