Molfetta, come regalo di compleanno le promette di incendiare la casa: arrestato dai carabinieri
MOLFETTA -Dopo l'ennesimo litigio con la sua ex moglie, già oggetto di continue minacce e ingiurie, si è portato presso la sua abitazione, le ha sottratto il cellulare e ha appiccato il fuoco. Dovrà rispondere dell'accusa di "incendio doloso", "furto aggravato", "violazione di domicilio aggravata", "maltrattamenti di animali" e "porto abusivo di coltello di genere proibito", Giulio Cassanelli, 43enne di Molfetta, pluricensurato, arrestato venerdì sera dai Carabinieri della Stazione di Trani al termine di una mirata attività investigativa.
I militari, allertati da una segnalazione giunta sull'utenza 112 che ha segnalato un incendio in un appartamento al piano rialzato di un palazzo di 4 piani, giunti sul posto, hanno provveduto, dapprima a mettera in sicurezza lo stabile, evacuando i residenti degli apartamenti sovrastanti e successivamente hanno preso contatti con gli occupanti dell'appartamento dove divampavano le fiamme.
Gli stessi hanno riferito ai carabinieri della presenza nella casa di un cane, poi ritrovato, già morto per asfissia, dai Vigili del Fuoco sotto un tavolo nel vano cucina e nel contempo hanno fornito agli investigatori elementi utili alla prosecuzione delle indagini additando come probabile responsabile dell'atto incendiario proprio l'arrestato che da tempo aveva promesso alla sua ex moglie che per il gorno del suo compleanno, 13 luglio, le avrebbe fatto un regalo.
I militari solo in serata sono riusciti a rintracciare per le vie di Trani il Cassanelli, resosi già irreperibile, che alla vista dei carabinieri ha tentato, invano, la fuga. L'uomo è stato, quindi, bloccato e trovato anche in possesso di un coltello di genere proibito. L'immediata perquisizione effettuata, in sua presenza, nell'abitazone del pregiudicato ha permesso di rinvenire l'apparecchio cellulare di proprietà della ex moglie asportato dall'appartamento prima che venisse appiccato il fuoco e di cui l'ex convivente ne aveva lamentato l'ammanco.
Inevitabili le manette per il Cassanelli che dopo le formalità di rito è stato associato presso il carcere di Trani a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.