Molfetta, cittadino denuncia il degrado del trasporto ferroviario sulla linea Foggia-Bari

29 luglio 2011

MOLFETTA - Non è un servizio per pendolari. Aumentato di 6 euro il costo dell’abbonamento mensile (per Molfetta-Bari da 39 euro a 45 euro) lo scorso novembre 2010, sembra il servizio sia rimasto identico al passato. Un cittadino denuncia a Quindici «un problema già affrontato in passato che riguarda ancora una volta lo stato di degrado in cui versa il sistema di trasporto ferroviario a servizio dei pendolari». La notevole riduzione di treni sulla tratta Foggia-Bari «ha determinato una maggiore affluenza dei viaggiatori pendolari». Ma, ridotto anche il numero delle carrozze, che «sono chiuse, sporche, fatiscenti e non attrezzate a garantire il regolare trasporto di biciclette», gli utenti viaggiano in uno «stato di sofferenza» e «in assenza di ossigeno e di condizioni molto sgradevoli», come dimostrano le foto ricevute. Insomma, non un treno passeggeri, ma un vagone merci.
Una situazione che riduce la qualità del servizio, soprattutto nel periodo da autunno a primavera, quando i numerosi studenti diretti alle università di Bari, Lecce e Foggia devono anche affrontare i ritardi dei convogli. Lo stesso assessore alla Mobilità della Regione Puglia, Guglielmo Minervini, aveva invitato nell’ottobre 2010 Trenitalia a interrogarsi su ritardi e disagi arrecati ai viaggiatori, ma soprattutto a salvaguardarne la tutela, dopo una serie d’interruzioni e impicci nel servizio sulla linea Lecce-Roma.