Molfetta, caos perenne per cantieri perenni. La protesta di un lettore di “Quindici”
Il cantiere di via Cavallotti
MOLFETTA – Stiamo ricevendo diversi messaggi dai cittadini di Molfetta esasperati per il caos del traffico in centro a causa di numerosi cantieri. Ecco la lettera inviata da uno di loro a “Quindici”
«Caro Direttore,
se non ricordo male, Molfetta qualche tempo fa veniva definita “la città della pace” in omaggio a don Tonino Bello.
Oggi andrebbe definita la città del caos, per i cantieri “perenni” (come lei li definisce) sparsi nel centro della città e non solo.
La gente è letteralmente impazzita per questi cantieri che costringono gli automobilisti ad ampi giri, molte volte a vuoto, per ritornare al punto di prima.
Inoltre, chi ha disposto i lavori, non ha calcolato i sensi di marcia, per cui tutto viene fatto nella confusione più totale, con caroselli di macchine e perdite di tempo infinite.
Tenuto conto che siamo in tempo di covid-19 e alle prime riaperture con code bibliche, muoversi in città è divenuto proibitivo. Non dimentichiamo che, con tanti cantieri, i posti di parcheggio sono diminuiti notevolmente e lascio a lei immaginare il caos e gli improperi dei cittadini.
Possibile che non ci sia un minimo di razionalità quando si avviano i lavori? Di chi è la colpa di questa totale disorganizzazione? Dell’ufficio tecnico, dell’assessore che pur di cantierizzare, non esita a rompere strade dappertutto e contemporaneamente.
Quando il sindaco vanta una bella città, perché non prova a fare un giro in auto in centro, ma anche fuori per rendersi conto della situazione. Prenda esempio dal suo collega di Bari, sindaco Decaro. Per non parlare poi dei nostri soldi: dove prendono i soldi per i cantieri? Dal porto, dai finanaziamenti regionali, dai mutui. Alla fine i debiti li pagheremo noi, anche per quei cantieri non urgenti e inutili come quello di via Cavallotti».